Prandelli: “Troppe critiche sulla nazionale italiana”

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L‘Italia di Prandelli non ha fatto una gran bella figura nell’amichevole contro gli Usa in quel di Genova, tanto che nella giornata di oggi si sono sprecate le critiche sul lavoro del ct azzurro e su determinate scelte. Ma l’ex allenatore della Fiorentina non vuole prestarsi al gioco al massacro e ricorda ai detrattori che quella di ieri era pur sempre una gara amichevole, utile soprattutto per mettere alla prova qualche pedina che potrebbe rientrare nel giro azzurro di qui al calcio d’inizio dell’Europeo.

 UN CALCIO ALLE CRITICHE. Il ct alza la voce e ribadisce che nella gara contro gli States il risultato finale rappresentava l’ultima delle preoccupazioni:

No, davvero così io non ci sto. Per due giorni abbiamo parlato di tutt’altro, ciascuno a pensare ai problemi dei suoi club, poi perdiamo un’amichevole  e – senza tener conto che non avrei messo tre ragazzi di 20 anni se tenevo al risultato – giù critiche. No, troppo comodo.

Cesare Prandelli chiede pazienza:

Il tempo non è una scusante, è lo stesso per tutte le nazionali. Certo, se hai una squadra in evoluzione pesa di più. Avessimo avuto degli stages, forse questa amichevole non la perdevamo. Ora vediamo se posso avere una giornata a reparto, senza squilli di tromba. Altrimenti vorrà dire che sarò l’unico ct a non averne mai fatti… Vorrà dire che sfrutteremo al massimo i venti giorni di maggio.

CONTRO I DETRATTORI. Arriva poi un messaggio chiaro a coloro che non credono nella solidità della squadra azzurra:

Avevamo consolidato il meccanismo dei due attaccanti piccoli e i criticoni parlavano di ‘nanerottoli’. Ora li rimpiangono… Lo so, risuonerà l’inno contro la Spagna e tutti diventeranno tifosi. Ci sta anche che sul carro quel giorno salgano pure i detrattori. Saranno i benvenuti, vorrà dire che l’Europeo è cominciato anche per loro. Il mio è iniziato da molto.

Mancano meno di cento giorni all’appuntamento con Euro 2012 e forse è il caso di dar fiducia all’allenatore ed alle sue scelte, almeno fin quando il campo non dimostrerà qual è il vero valore della nazionale.

[Photo Credits | Getty Images]

 

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