E’ un fine settimana bollente quello che si è appena disputato sui campi europei in cui la neve ed il freddo siberiano non hanno creato gli stessi disagi che si sono visti da noi. Il clima più teso si è avuto senza dubbio in Premier League in quasi tutti i campi che contano. La gara che ha creato più polemiche è stata senza dubbio Manchester United-Liverpool, con alta tensione ancor prima dell’inizio con Suarez che nega la stretta di mano ad Evra. Un gesto che avevamo visto effettuare già a Pepe con Messi qualche giorno prima, ma per ragioni ben diverse.
C’è il razzismo alla base del gesto di Suarez, e questo i tifosi lo sanno benissimo visto che per tutta la gara lo inondano di fischi. Una partita comunque piacevole in cui non mancano gli interventi duri e le provocazioni. Risolve Rooney con una doppietta arrivata grazie a due dormite della difesa avversaria, e la rete proprio di Suarez nel finale non sembra infastidire i Red Devils che, nonostante la media d’età molto alta, giocano ancora come dei ragazzini.
PREMIER LEAGUE – Ma la tensione è alta anche in casa Chelsea con Villas Boas ormai con un piede già fuori dallo Stamford Bridge. In questo weekend infatti è arrivata l’ennesima sconfitta, stavolta per mano dell’Everton, ed anche il quarto posto è messo in pericolo dal ritorno dell’Arsenal che vince grazie ad un gol al novantesimo di Henry, alla sua ultima partita con i Gunners in campionato visto che ora tornerà in America. Tutto facile per il Tottenham che sotterra 5-0 il Newcastle e mantiene il terzo posto. Per la lotta al vertice, si sa, è una questione della città di Manchester, con il City che nel posticipo si riprende la vetta. L’Aston Villa rinuncia a giocare, per 90 minuti resta arroccato nella propria metà campo e quasi riesce a strappare il punto per il pareggio, se non fosse che a pochi minuti dalla fine una zuccata di Lescott dà i tre punti alla squadra di Mancini.
LIGA – In Spagna è notte fonda per il Barcellona. Guardiola sottovaluta l’Osasuna a cui all’andata aveva rifilato 8 gol, ed in vista della Champions decide di far riposare molti dei suoi uomini migliori. Ne approfittano per i padroni di casa che vedono i blaugrana in eccessiva difficoltà. Dopo 4 minuti Lekic approfitta di un errore di Puyol e solo contro Valdes non sbaglia. Dopo un quarto d’ora circa segna la doppietta ed anche se Sanchez tenta di fare qualcosa, lotta praticamente da solo. Nella ripresa Guardiola azzecca i cambi ed il Barça rientra in partita proprio con l’attaccante ex Udinese, ma Valdes rovina tutto regalando il gol del 3-1 grazie ad un rinvio sbagliato consegnato ad un avversario. Il 3-2 arriva quando ormai è tardi ed anzi, l’Osasuna va vicino anche al quarto gol negato dal palo.
Mourinho sa che con 10 punti di distacco il Barcellona non lo prende più, e contro il Levante inserisce 4 attaccanti. La scelta di sbilanciare la squadra però non sembra pagare visto che sono gli ospiti a passare in vantaggio sugli sviluppi di un calcio di punizione. A salvare Mourinho però è proprio un avversario, Iborra, che a pochi minuti dalla fine del primo tempo tocca con entrambe le braccia un pallone in area concedendo il rigore e facendosi espellere per doppia ammonizione. Cristiano Ronaldo non sbaglia ed apre lo show che si concluderà nella ripresa con la tripletta. Il Levante tenta di salvare il salvabile riaprendo la partita, ma Benzema la chiude per il 4-2 definitivo che consegna mezzo scudetto al Real Madrid.
BUNDESLIGA – In Germania Borussia Dortmund e Bayern Monaco vincono, ma c’è da segnalare che nel big match il Borussia Moenchengladbach sconfigge lo Schalke e lo supera al terzo posto. Ormai per il campionato è lotta tra le prime due distanziate solo da due punti, mentre per Moenchengladbach e Schalke non resta che giocarsi l’accesso diretto alla Champions visto che, anche se i punti di distacco dalla vetta non sono tanti, non danno l’impressione di poter durare a lungo.
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