“Non arriverà nessuno a gennaio”. Questo è il ritornello che Ancelotti ripete da settimane, e che ha ribadito anche ieri, parlando del mercato del suo Milan. Nega che ci sia un problema in difesa (ma nega l’evidenza), e che la sua società stia inseguendo qualche possibile rinforzo. Ma oramai non gli crede più nemmeno il tifoso più accanito.
E’ proprio la difesa a tenere banco, e oltre ai nomi vecchi (uno su tutti, Gallas), adesso sale alla ribalta un altro possibile acquisto, anche se un pò più difficile. Si tratta di Daniel Agger, difensore e bandiera del Liverpool il quale, dopo aver passato una vita nei Reds, ha chiesto un aumento di stipendio che le casse vuote della società non può soddisfare. Ed ecco spuntare i rossoneri. Ma il nome interessante è un altro, e viene da ancora più lontano: Arshavin.
Secondo la Gazzetta dello Sport infatti il talentino russo potrebbe arrivare nel calcio che conta già a gennaio (o più verosimilmente a giugno) dato che il suo contratto è in scadenza (scade nel dicembre 2009), e il suo cartellino non costa nemmeno più di tanto (13 milioni, praticamente quanto un dito di Ronaldinho). Inoltre il suo stipendio è altissimo per il campionato russo (3 milioni l’anno), ma medio-basso per quello italiano o spagnolo, e quindi le sue chance di arrivare da quest’altra parte dell’Europa diventano molto alte.
La metà dei club che contano gli fanno la corte, ma se momentaneamente si esclude il Real Madrid che ha appena acquistato Huntelaar, le inseguitrici favorite sono tutte in Italia, e sono le solite tre: Inter, Juventus, e guardacaso, il Milan.
Che Arshavin lasci lo Zenit questo è ormai sicuro, restano però da capire tra i rossoneri due cose: chi sarà l’allenatore del prossimo anno e dove inserirlo. Per avere la risposta al primo quesito bisognerà aspettare almeno aprile, se non addirittura giugno, per valutare l’operato di Ancelotti. Per la seconda risposta forse bisognerà aspettare poco, e precisamente il prossimo mercato di gennaio. Infatti sul piede di partenza c’è un certo Shevchenko, tornato a Milano con gli squilli di tromba, e poi sceso in campo con il contagocce, tanto da insinuargli il dubbio che forse era meglio rimanere a Londra. Non sappiamo in quale club finirà, probabilmente tornerà in patria, nella squadra che lo lanciò nel calcio che conta, ma il fatto importante è che si libera un posto in attacco che proprio Arshavin potrebbe prendere. E poco importa se Ancelotti dice che non arriverà nessuno, potrà ripeterlo quanto vuole, tanto noi non gli crediamo.