Il caso Sion si può dire concluso. La FIFA ha chiesto alla Federazione elvetica di prendere provvedimenti nei confronti del club della massima serie per aver schierato calciatori non autorizzati, e dopo mesi di polemiche ha ottenuto quello che voleva. Ieri la commissione federale si è riunita e all’unanimità ha deciso una penalizzazione di 36 punti da infliggere al Sion che ora scende all’ultimo posto in campionato a -5.
La vicenda risale alla scorsa estate quando per delle irregolarità al Sion era stato impedito di agire sul mercato. Il club acquistò 6 giocatori e la FIFA per punizione lo escluse dall’Europa League. Ma la società non si è scoraggiata ed ha annunciato di voler agire anche sul mercato di gennaio.
La conseguenza è stata che la FIFA ha chiesto alla Federazione Svizzera di prendere provvedimenti, altrimenti avrebbe escluso tutte le squadre svizzere (era rimasto solo il Basilea) dalle competizioni internazionali. Il Sion aveva deciso di denunciare la massima autorità calcistica alla giustizia ordinaria, ma per chiudere in fretta la vicenda (l’ultimatum scadeva il 13 gennaio), la Federcalcio ha deciso di punire il Sion e salvare così il Basilea. La decisione, presa all’unanimità, non sarà appellabile. La società dunque non potrà ricorrere in tribunale ed ora dovrà soltanto tentare di salvarsi. Un’impresa quasi impossibile.
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