Calcio scommesse: gli imputati vuotano il sacco, e a rischio c’è anche la A

di Redazione Commenta

Comincia a farsi molto più pesante la situazione del campionato di calcio dato che ora alcuni degli indagati hanno cominciato a parlare, ed hanno tirato in ballo anche la Serie A. In particolare sarebbero Zamperini e Carobbio che hanno confessato tutto, parlando di cose che comunque ormai sapevamo già, e cioè come era organizzata la combine nelle partite o il coinvolgimento dei cosiddetti “zingari”, cioè il gruppo di slavi che facevano da tramite con i finanziatori di Singapore. Tipi con cui non si può scherzare dato che, come diceva Micolucci, sono trafficanti d’armi.

 LE PARTITE DI A – Intanto, come dicevamo, anche alcune partite di A sono finite sotto la lente di ingrandimento. Sotto osservazione sono Brescia-Bari, Brescia-Lecce, Brescia-Chievo, Napoli-Sampdoria e Lecce-Lazio, mentre per quanto riguarda la B, oltre al coinvolgimento dell’Atalanta fino allo scorso anno, pare aggravarsi la situazione dell’Albinoleffe, di cui gli accusati dicono erano coinvolti quasi tutti i calciatori, e quella di altre squadre come Grosseto, Mantova e Piacenza il cui nome spunta spesso nell’elenco di partite truccate.

Ma ciò che, se possibile, rende ancora più triste tutta la vicenda è che il sistema delle scommesse illegali era molto più diffuso e ramificato, e cominciano a spuntare nuove verità. Ad esempio sono state rivelate scommesse illecite in quel di Bari, dove alcuni asiatici, pare non legati al gruppo di Singapore, avessero stretto rapporti con la mafia locale per scommettere forte su alcune partite; oppure a Napoli dove si dice ci fossero “i cinesi”. Insomma, il sistema del calcio-scommesse è fin troppo esteso ed eradicarlo sembra sempre più complicato.

Photo Credits | Getty Images

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