Ora che non è più Primo Ministro, Silvio Berlusconi può riprendere in mano l’unica delle sue aziende che aveva lasciato a causa del suo mandato politico. Per la terza volta, verrebbe da dire, diventa presidente dei rossoneri dopo aver lasciato la carica durante il suo secondo mandato nel 2001, averla ripresa nel 2006 e averla ri-lasciata nel 2008.
Scherzando, durante le tante frecciatine che di questi tempi Pdl e Lega si stanno lanciando, l’ex Ministro Maroni ha commentato la vicenda dicendo che il Milan non ci guadagna molto dal ritorno di Berlusconi, proprio ora che stavano vincendo, ed in parte non ha tutti i torti.
Parlando soltanto di anni recenti, nelle due stagioni in cui Berlusconi è stato presidente del Milan (dal 2006 al 2008), i rossoneri hanno inanellato un quarto posto ed un quinto posto in campionato, risultati un po’ scarsi per una società così importante, anche se c’è da dire che si usciva dalla vicenda Calciopoli. In più in questo periodo si registra anche la dolorosa cessione di Kakà, mentre passata la mano a Galliani per il ritorno alla politica, il Milan ha prima messo a segno colpi importanti come Ibrahimovic, e poi ha anche vinto lo scudetto nella passata stagione.
I tifosi rossoneri sono autorizzati a fare gli scongiuri? Forse no, visto che la grande passione di Berlusconi è sempre stata la vetrina europea, ritenuta sempre più importante di quella di casa, e c’è da dire che con lui presidente, oltre ad essere la società che ha vinto di più negli ultimi venticinque anni, ha vinto l’ultima Champions League risalente alla stagione 2006/07, e la quasi conseguente coppa Intercontinentale. Che sia un buon segno per far tornare grande il Milan in Europa? I tifosi lo sperano, e vorrebbero già un segnale nel prossimo mercato di gennaio quando chiederanno come regalo di Natale Carlos Tevez.
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