Ma chi lo ha detto che la moglie del calciatore ride sempre? Certo, di motivi per piangere ne ha veramente pochi e di solito si tratta di capricci più che di problemi seri, ma resta il fatto che anche quelle che in Inghilterra vengono definite wags hanno qualcosa di cui lamentarsi.
E allora andiamo ad incontrarne tre di queste signore del pallone, non tutte mogli in realtà, ma tutte pervase da un senso di insoddisfazione che le porta a manifestare il proprio malcontento in pubblico o in privato.
Cominciamo dalla Wag per eccellenza, la signora Beckham, presente un giorno si e l’altro pure sulle pagine dei giornali di mezzo mondo. Stavolta a farle guadagnare la copertina è la decisione di seguire il maritino in Italia nei mesi di permanenza alla corte di Berlusconi. Ma non era lei quella che voleva restare a Los Angeles per non interrompere la sua brillante (?) carriera e per permettere ai suoi pargoli di terminare la scuola?
Già, l’idea era proprio quella, ma il timore che lo Spice Boy possa consolarsi tra le braccia di qualche bella italiana è forte e la signora non vuole ripetere l’esperienza vissuta qualche anno fa, quando il biondo calciatore, solo e depresso, finì tra le lenzuola di Rebecca Loos in quel di Madrid.
Ben altri problemi per la signora Gerrard, al secolo Alex Curran, afflitta da un cruccio dovuto al… reggiseno. Qualche anno fa la signora si fece operare, ottenendo un’invidiabile quarta misura, ma pare che non sia ancora soddisfatta del balconcino e voglia ripetere l’intervento, per somigliare quanto più possibile a Jennifer Aniston. Conoscete un buon chirurgo plastico per accontentare la capricciosa Lady Gerrard?
Magari avesse di questi problemi l’ex moglie di Roman Abramovich, costretta per anni a vivere sotto scorta e a cambiare continuamente numero di telefono per evitare di essere localizzata:
Ovunque andassimo, eravamo sempre circondati da un gruppo di bodyguard e se per lui era una cosa normale e la prendeva con grande calma, per me era sempre peggio.
Già, non deve essere facile vivere accanto ad un miliardario…