Se la sentenza di ieri su Calciopoli è stata una mazzata per Luciano Moggi e gli altri imputati condannati, è servita come trampolino per rafforzare la posizione della Juventus. Nella sentenza infatti si legge che la società risulta estranea ai fatti, in pratica non ha responsabilità oggettiva in quanto non sapeva cosa stava combinando il suo direttore generale, e perciò è stata assolta.
Appena dopo la sentenza è arrivata la risposta di Andrea Agnelli, presidente bianconero, che ha definito “stridente” la sentenza di ieri con quella della giustizia sportiva che 5 anni fa, molto sommariamente, mandò la Juventus in Serie B e le tolse gli ultimi due scudetti. Per questo i bianconeri hanno annunciato di voler dare battaglia in aula, in attesa della sentenza del Tnas, forti di quest’altra sentenza.
Al prossimo pronunciamento del tribunale sapremo se gli scudetti verranno restituiti ai legittimi proprietari, se quello assegnato all’Inter rimarrà non assegnato, o se tutto rimarrà così com’è ora. In quest’ultimo caso sono pronti già i ricorsi all’Alta Corte del Coni e al Tar.
Nel frattempo però la giornata di ieri si può definire un pareggio tra Juve e Inter in quanto se i bianconeri sono usciti indenni da Calciopoli, altrettanto si può dire per i nerazzurri nella vicenda che li vedeva coinvolti nell’indagine della Uefa su presunte partite combinate che, secondo la Juve, sarebbe dovuta finire con l’esclusione dell’Inter dalla Champions League.
L’organo inquisitorio dell’Uefa ha infatti deciso di archiviare il procedimento, dunque l’Inter ne esce pulita e potrà continuare a disputare questa Champions League. Il “ritorno” di questa infinita partita è previsto per il mese prossimo con il pronunciamento del Tnas.
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