Antonio Conte ha rilasciato oggi una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex-capitano bianconero è arrivato questa estate e ha trovato
una squadra simpatica a tutti
per cui ha mandato subito un messaggio chiaro ai suoi uomini:
Vediamo di tornare al piu presto molto antipatici. Chi vince e sempre antipatico…
Non bisogna però dimenticare che
Questo e l’anno zero, il piu difficile. Ci aspetta un lavoro immane
anche perché
si viene da due settimi posti. Una volta può essere casuale, due no.
Niente paura però,
se restiamo uniti e concentrati sul progetto, allora la prossima sara una stagione in discesa.
Finora è stato fatto molto lavoro perché
la squadra ha già un’identità precisa, facciamo sempre la partita, giochiamo nella metà campo avversaria.
E Antonio Conte sa cosa deve fare
lavoro sulla mentalità dei ragazzi, sulla ferocia, sulla cattiveria agonistica. Ho ottimi giocatori, alcuni dei quali possono diventare grandi campioni. Come Marchisio.
Tutto questo però potrebbe non essere sufficiente:
per fare lo scatto decisivo servono continuità, tempo e fiducia da parte di tutte le componenti: tifosi, squadra e societa.
I tifosi bianconeri non dovranno aspettare tanto tempo per capire se finalmente potranno togliersi delle soddisfazioni:
aspetto la fine del girone d’andata per capire chi siamo e fin dove possiamo arrivare in questa stagione. Prima di allora sarebbe da irresponsabili fare proclami. Magari batti Milan, Inter e Napoli e poi perdi con le cosiddette piccole.
Fino ad ora il 4-2-4 era il feticcio a cui l’allenatore bianconero non aveva mai rinunciato. A Torino qualcosa è cambiato.
Qui i giocatori piu importanti ce li ho in mezzo al campo, andava quindi trovata una soluzione tattica adatta a esaltare certe caratteristiche. Un tecnico deve agire in base al materiale di cui dispone.
Per l’occasione Conte dedica un pensiero ad Andrea Pirlo:
Oggi dico di aver avuto la fortuna di trovarmelo a disposizione. Dal primo giorno di ritiro non ha saltato un allenamento, e posso garantirvi che le nostre sedute non finiscono mai a tarallucci e vino. Andrea e un esempio, trascina tutti. E vederlo cosi in allenamento non fa altro che agevolare anche il mio lavoro. E’ stata una bella sorpresa, un bel regalo che la societa mi ha fatto”.
Questo simbolo bianconero vorrebbe avere anche un’esperienza all’estero, pensa che Alessandro Del Piero possa incidere sugli altri anche solo col respiro, e finora non ha praticamente mai schierato Elia perche vuole gente che
mangia l’erba.