Giornata decisamente negativa quella degli arbitri italiani che o sbagliano nel valutare azioni che si sarebbero potute rivelare decisive, oppure hanno un atteggiamento troppo buonista con molti calciatori e gli risparmiano diversi cartellini. La squadra più danneggiata è senza dubbio il Parma a cui mancano due rigori, uno evidentissimo nel finale che avrebbe potuto portare almeno al pareggio, per diverse trattenute in area dell’Atalanta sui calci d’angolo. E’ vero che di queste trattenute ne avvengono cento in ogni partita, ma almeno una va fischiata, altrimenti nella prossima diventano duecento.
Molto male anche Giannoccaro e Peruzzo che però scontentano entrambe le squadre che arbitrano. In Fiorentina-Catania il primo gol di Jovetic era da annullare perché nasce da un fallo di Montolivo, mentre di contro non viene concesso un rigore ai viola per un evidente fallo di mano di Lodi in area. Qualcosa da ridire anche sul gol che Barrientos avrebbe segnato, ma che Pasqual respinge da dentro la porta. La palla aveva oltrepassato la linea ed il gol va assegnato all’argentino, ma per fortuna Maxi Lopez riesce a ribadire in rete e dunque le polemiche vengono subito smorzate.
In Lecce-Milan invece Giannoccaro prima si fa incantare dalla caduta plateale di Corvia in area concedendo il rigore, senza accorgersi che molto prima di arrivare nei pressi di Abbiati l’attaccante già stava cadendo; dall’altra parte invece il 3-2 di Boateng andava annullato perché Aquilani è in fuorigioco attivo.
Per il resto manca un rigore all’Inter (ma c’è anche un fuorigioco inesistente fischiato ad Hetemaj solo contro Julio Cesar) ed uno alla Lazio che non avrebbero cambiato i rispettivi risultati, anche se il problema grave, che si protrae sin dallo scorso anno, è che gli interventi duri e pericolosi non vengono più sanzionati come dovrebbero, e su questo bisognerà lavorare molto, anche perché un calciatore espulso può cambiare l’andamento della gara.
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