Quante volte abbiamo sentito parlare di un giocatore come il nuovo Kakà? Tante volte, e finora il giocatore che più spesso era stato accostato al fenomeno brasiliano era Lucas Piazon, talento del San Paolo – come l’ex-milanista – finito al Chelsea perché alla Juventus non volevano pagargli uno stipendio di un milione di euro.
Recentemente è stato accostato a Kakà Oscar dos Santos Emboaba Júnior, centrocampista diciannovenne dell’Internacional di Porto Alegre. E per una volta il paragone non appare azzardato, visto che il calciatore – come il madridista – ama partire da una certa distanza dalla porta avversaria per sfruttare la sua progressione.
E come Kakà ha le stesse conclusioni secche di destro.
Entrambi poi provengono dal San Paolo. Ma Oscar se ne è andato di lì nel giugno del 2010, dopo aver ottenuto la rescissione del contratto da un tribunale, visto che il club paulista non gli aveva pagato alcuni mesi di stipendi arretrati.
Nell’Internacional, dopo un inizio difficile, ha finito per giocare titolare a fianco dell’altro trequartista, l’argentino Andrès D’Alessandro, collezionando 22 presenze e otto reti.
Nella nazionale Under 20 brasiliana ha mostrato le sue qualità in occasione della finale mondiale. La sua tripletta ha deciso la partita contro il Portogallo – finita tre a due -, tra l’altro sono le uniche rete che ha segnato in questa rappresentativa.
Un altro aspetto interessante è evidenziato dal suo primo allenatore tra i professionisti – Muricy Ramalho: in pubblico lo ha elogiato per il suo comportamento esemplare sia in campo sia fuori. Può giocare come trequartista, seconda punta e in casi estremi anche come centrocampista – soprattutto se riuscirà a mettere su qualche chiletto, visto che è alto un metro ed ottanta ma pesa solo una settantina di chili.
Il giocatore – e non potrebbe essere altrimenti – è seguito da diversi club, oltre al Milan – che spera di bissare il successo di Kakà – ci sono le grandi sorelle Inter e Juventus, ma anche la forte concorrenza del Barcellona.