Si è conclusa l’assemblea degli azionisti della Juventus, in cui è stato approvato l’aumento di capitale di 120 milioni di euro, già deciso in estate. Il Presidente Andrea Agnelli ha parlato lungamente durante l’assemblea, vediamo cosa ha detto, oltre alla clamorosa notizia del ritiro a fine anno di Alessandro Del Piero. A cominciare dalle dure parole pronunciate ad inizio discorso, sul passivo di bilancio dell’ ultimo anno:
Il bilancio 2010-2011 è il peggiore della storia della Juventus. È un bilancio che accoglie l’investimento virtuoso per lo stadio ma anche quattro anni di incapacità di rinnovamento della società sulla parte sportiva che ha ingolfato il motore.
Il passivo ammonta a 95,4 milioni di euro, frutto di ricavi notevolmente scesi rispetto al passato ( 172,1 milioni) a fronte di costi che invece sono aumentati (196,3, ben 20 milioni in più rispetto all’ ultimo bilancio). Tra le voci che hanno inciso per questa perdita troviamo ben 12,3 milioni di euro utilizzati come incentivi ai calciatori per accettare i trasferimenti. Pesa molto ovviamente anche la mancata qualificazione alla Champions League e il mancato incasso di oltre 2o milioni di Euro oltre ai proventi minori per i diritti TV rispetto alle stagioni scorse.
Agnelli ha aggiunto queste parole, sul pensate passivo di bilancio:
È un bilancio intollerabile per la perdita, ma frutto della volontà di mantenere la Juve competitiva, in modo che possa aspirare a vincere come la storia impone. Il 2010-11 è stato un anno difficilissimo. Era chiaro che sarebbe stato necessario un turnaround o un ridimensionamento. Da qui è nato il piano industriale quinquennale approvato a giugno, un piano slegato dai risultati sportivi. Ringrazio Exor che lo ha già sostenuto, versando la sua quota e condividendone le linee. E un ringraziamento particolare va a mio cugino John Elkann
Ovviamente non è mancato un passaggio sullo Juventus Stadium, che in futuro dovrebbe portare ricavi non indifferenti per la società, e sarà un arma in più non solo per i risultati sportivi, ma anche per quelli economici:
Lo stadio rappresenta un esempio virtuoso, per la visione del gruppo Exor e per la capacità di investire in momenti difficili. E rappresenta inoltre una fortissima discontinutà con il passato. Siamo la prima società in Italia a portare a termine un progetto del genere e la prima a raggiungere i nostri competitor europei.
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