Nonostante le tante polemiche sugli arbitraggi (specialmente da parte di Napoli, Inter e Roma), riguardando la moviola della settima giornata scopriamo che, dopotutto, gli arbitri italiani non si sono comportati così male. In effetti qualche errore c’è stato, ma perlopiù sono sbagli perdonabili.
Ciò che invece non è perdonabile è che né la Federcalcio né la Fifa dicano una sola parola sulla moviola in campo che, come dimostra anche questa giornata, per l’ennesima volta, avrebbe potuto cambiare diversi risultati. Infine va trovata qualche contromisura alla diversità di valutazione sui cartellini, visto che ogni arbitro prende decisioni diverse e non ci si trova mai d’accordo su come sanzionare un fallo.
Ma andiamo con ordine. La gara con più polemiche è stata quella dell’Inter, condizionata dal fallo a cui è seguito il rigore che ha dato la vittoria al Catania. Qui le parole di Ranieri sono state molto sagge: a velocità normale sembrava rigore, ma alla moviola si vede che non c’era. Giustissimo. Bergessio infatti si vede che è in caduta prima di toccare Castellazzi, ed il contatto tra i due avviene quando lui è già a mezz’aria. Ma non si può dir nulla ad Orsato visto che, da 30 metri di distanza, qualunque arbitro avrebbe concesso il penalty.
Altra gara con polemiche è stata Napoli-Parma, con Mazzarri che se l’è presa molto con gli arbitri. Su un punto ha ragione, e cioè che i calciatori del Parma sono stati graziati tante volte visto che, con tanti falli, qualche ammonizione in più andava data. Ma sugli episodi (due rigori non dati a Lavezzi), ed il secondo gol del Parma, la terna arbitrale ha sempre avuto ragione.
Ciò che invece in questa giornata è passato piuttosto sotto silenzio è qualche errore di troppo nei confronti del Chievo. Il fallo di Therau su Pirlo in realtà non c’è, l’intervento è pulito, ma non si può parlare di gol annullato perché il francese insacca quando sono tutti fermi, diversi secondi dopo il fischio (giusto il giallo). Certo è che da solo contro Buffon siamo curiosi di sapere cosa avrebbe combinato. Ma soprattutto nel finale i clivensi hanno protestato per una trattenuta di Bonucci su Mandelli. Questo è rigore nel 50% dei casi, ma la Juve si è trovata con il 50% buono. C’è da dire anche che un altro caso avrebbe potuto cambiare la partita, e cioè una gomitata sulla gola di Cesar a Vidal. Questa è sfuggita all’arbitro, ma probabilmente ci sarà la prova televisiva.
Infine c’è da segnalare un episodio opposto a quello di Catania nel derby, e cioè il rigore concesso alla Lazio che ha cambiato la partita. A velocità normale il 90% di noi avrebbe detto che era simulazione, ma rivedendolo alla moviola si vede chiaramente Kjaer mettere una mano addosso a Brocchi. Un’ingenuità sicuramente visto che il laziale non avrebbe mai raggiunto quel pallone, ma a termini di regolamento il fallo c’è, ed essendo avvenuto sulla linea dell’area, è calcio di rigore. Tutti bravissimi gli altri arbitri della giornata.
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