Per quello che ho vissuto con Pep, non credo che ritornare al Barça sia la scelta migliore se lui fosse sempre là.
Ai microfoni della televisione spagnola TV3, Bojan spiegava all’inizio della settimana scorsa che non si vedeva più con la maglia blaugrana se dovesse ritrovarsi agli ordini di Pep Guardiola.
Il tecnico del Barça, all’inverso, ha spiegato in questi giorni che la dirigenza blaugrana con ogni probabilità eserciterà il diritto di controriscatto nel 2012-2013 per una cifra pari a 13 milioni di euro – la Roma avrebbe comunque la possibilità di bloccare questa operazione versando altri 28 milioni.
Come ha spiegato ai giornalisti:
Io so solamente che si è comportato sempre molto bene con noi. Se non è esploso, è perché non gli ho offerto la continuità di cui aveva bisogno, e quindi capisco la sua delusione. Ricordo bene che si è battuto per strappare i titoli collettivi. Ho imparato molto da lui. Non ho saputo fare di meglio. ha un biglietto di ritorno. Tra due anni, sarà di nuovo con noi.
Come in ogni conferenza stampa – o quasi – l’allenatore spagnolo ha continuato a seminare dubbi sul suo futuro in Catalogna – ormai è diventato un tormentone -:
Non so se sarà ancora allenatore del Barcellona tra due anni. Faccio un passo alla volta. Se sarà l’allenatore allora, farò di tutto per convincerlo a ritornare qui. Ma nel calcio moderno, due anni sono un periodo di tempo molto lungo
– ha concluso.
Annunciando il ritorno di Bojan, Pep Guardiola ha seminato ancora una volta dei dubbi sul suo avvenire, sulle sue motivazioni e sulle sue reali intenzioni. Da parte sua, Bojan non deve capirci un granché: perché l’allenatore che lo ha spinto ad andare via da Barcellona intende farlo ritornare alla casa madre? Strano.
Sicuramente non apprezzeranno molto la notizia del probabile ritorno in Spagna del giocatore i tifosi romanisti.
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