Posticipo 6a giornata Serie A
Stadio Juventus Stadium di Torino
Juventus – Milan 2-0
Reti: 42′ e 48′ st Marchisio (J)
Il posticipo della sesta giornata di Serie A regala la sfida di lusso tra Juventus e Milan, la prima di questo livello nel nuovo stadio dei bianconeri. Servirà anche ai torinesi per capire qual è effettivamente il divario con i campioni d’Italia del Milan, vogliosi di vincere per abbandonare subito le zone basse della classifica e riportarsi il prima possibile in vetta. Allegri deve rinunciare a Pato e Robinho, ma recupera Boateng, che si posiziona dietro le due punte Cassano e Ibrahimovic. Conte lascia in panchina Del Piero e Matri, lanciando come unico attaccante Vucinic nell’inedito 4-1-4-1 studiato per dar maggior supporto all’ex Pirlo al centrocampo, con Krasic, Vidal, Marchisio e Pepe dietro il montenegrino.
Primo tempo di marca juventina. I bianconeri di Conte fanno infatti la partita grazie ad un ritmo elevatissimo che il Milan ha difficoltà a contenere. Non è un caso quindi che la Juve si veda spesso nella metà campo dei campioni d’Italia mentre Ibrahimovic e Cassano vengano per forza di cose isolati dall’andamento del match. Juve bella che dunque crea tanto, e va vicinissima al vantaggio al 37′ con un gran destro di Vucinic da fuori area che si stampa sulla traversa. Qualche minuto, Marchisio aggancia con un poderoso stop in area ma il destro è troppo debole per impensierire Abbiati. Allo scadere ci prova ancora Vucinic dal limite: palla di poco fuori alla destra del portiere rossonero. Ai padroni di casa è mancata solo la concretezza.
Il secondo tempo ha inizio come si era concluso il primo: Juve a fare la partita, Milan che prova a sfruttare le ripartenze dei suoi. Bianconeri vicini al gol al secondo minuto, quando su cross di Pirlo, Bonucci tocca prima di coscia e poi di petto da due passi ma Abbiati con un grande colpo di reni mette in angolo. Fiammata del Milan cinque giri d’orologio dopo con una insidiosa conclusione di Boateng messa fuori da Buffon. Conte nel frattempo toglie uno spento Krasic inserendo Giaccherini. Qualche minuto dopo, Allegri sceglie di sostituire un inesistente Cassano con Emanuelson, nel tentativo di dare maggiore vivacità all’azione offensiva dei suoi. La Juve continua però ad imporre un ritmo elevato, anche se non arrivano occasioni clamorose. Al 26′, Nesta è costretto ad uscire per un problema fisico e viene rilevato da Antonini. La Juve è tanto bella quanto sfortunata. Al 30′, tiro dalla distanza di Vidal che si spegne a fil di palo. 36′, Vucinic, dal limite, prova un destro a giro che sfiora l’altro palo. Nel Milan entra nel frattempo Ambrosini al posto di Nocerino, Allegri cerca un po’ di freschezza in mezzo al campo. Il gol del vantaggio arriva meritatamente a tre minuti dalla fine: grande scambio al limite dell’area, palla che finisce a Marchisio che con un rimpallo fortunoso mette dentro il gol che fa esplodere lo Juventus Stadium. Conte predica calma ed inserisce Matri al posto di Vucinic. Per il Milan è notte fonda: Boateng viene espulso per doppia ammonizione per fallo su Chiellini, anche se il replay pone molti dubbi sulla decisione dell’arbitro Rizzoli. La partita si chiude al terzo di recupero ancora con Marchisio, la cui grande conclusione (forse spizzicata da Matri) al volo da fuori area sembra innocua per Abbiati che si fa però sfuggire il pallone con una papera clamorosa.
Vince la Juve. Lo fa da grande. Lo fa meritatamente. Chiaro messaggio lanciato al campionato. Se il risultato fosse stato ancora più rotondo, non ci sarebbe stato nulla da dire. Milan non pervenuto. Bianconeri in testa in compagnia dell’Udinese.
Photo credits | Getty images
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