Per chi non lo conosce Maurilio Prioreschi è l’avvocato difensore di Luciano Moggi al processo di Napoli. Oggi era il giorno della sua arringa.
Con perfetta scelta di tempo, tra ieri e oggi, il collegio difensivo aveva fatto circolare una nuova intercettazione pesante per il teorema che cerca di sostenere l’accusa.
E l’avvocato ha mantenuto alta tensione. Il colpo principale della difesa è la richiesta di inutilizzabilità ai fini processuali delle famose schede svizzere – l’unico elemento solido dell’accusa a parte le chiacchiere da bar.
Premetto di non essere un esperto di diritto, ma da quello che ho compreso, i carabinieri hanno scoperto l’esistenza di schede svizzere da indagini svolte in quel paese.
Peccato che per le indagini in terra straniera sia necessario un preciso percorso burocratico – le famose rogatorie – se si vogliono utilizzare i risultati ottenuti in un processo.
Ovviamente se la richiesta della difesa venisse accolta, diventerebbe veramente difficile pensare ad un verdetto favorevole per i Pubblici Ministeri…
Finisco con le richieste della difesa dell’ex direttore generale bianconero: oltre all’assoluzione per Luciano Moggi da tutti i capi di imputazione con la formula perché il fatto non sussiste, richiede la trasmissione degli atti delle testimonianze di Baldini, Nucini e Auricchio – perché sono stati denunciati alla procura di Napoli per il reato di falsa testimonianza, falso ideologico e calunnia in danno di Luciano Moggi.
Insomma è guerra aperta, vedremo quali saranno gli sviluppi. L’apparenza è che mentre Luciano Moggi e i suoi difensori stiano man mano alzando i toni e la voce, l’accusa perda man man forza e coraggio.
Sempre meno voci si limitano a ripetere lo stesso disco del 2006. Peccato che nel frattempo le cose siano cambiate, a partire dalle nuove intercettazioni pubblicate in questi mesi.
Persino il caso delle SIM svizzere ha perso di forza. Visto che dal dibattimento è uscito fuori che sarebbero state intercettabili come qualunque SIM che si trova sul territorio italiano…
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