Due giornate di squalifica: tanto è costata ad Alberto Gilardino la furbata che ha portato al primo gol della Fiorentina, nel posticipo di domenica sera al Barbera di Palermo. E’ stata così parzialmente accolta la richiesta del presidente Zamparini, che chiedeva l’intervento del giudice sportivo e ben cinque giornate di squalifica per l’attaccante viola.
Le immagini sono davanti agli occhi di tutti e forse è fuori luogo star qui a discutere sulla volontarietà o meno del gesto o sulla spinta che avrebbe indotto Gila a colpire proprio in quel modo. E’ evidente che quel braccio non si trovava lì per caso e non si può certo negare il movimento verso la palla.
Non potevamo certo aspettarci che andasse dall’arbitro, chiedendo di annullare la rete o che non esultasse, ma almeno la giustificazione poteva risparmiarsela, specie dopo aver visto e rivisto le immagini televisive.
Vero è che se la palla non fosse entrata, l’arbitro avrebbe concesso il rigore, come è vero, però, che i siciliani si sono sentiti presi in giro sia dall’esultanza di Gilardino che, soprattutto, dalle interviste successive alla gara, nelle quali l’attaccante viola si è giustificato, proclamando l’involontarietà del gesto.
Fatto sta che si è beccato due giornate di squalifica per comportamento “gravemente antisportivo”, rilevato grazie alla prova tv ed ora (salvo accettazione del ricorso) dovrà saltare le gare contro Inter e Siena.
Intanto però il Palermo è stato penalizzato dal colpo di mano dell’attaccante della nazionale (sebbene occorra ammettere che la Fiorentina ha giocato una gran partita sul terreno del Barbera), mentre saranno altre due squadre (una delle quali diretta concorrente per le zone alte della classifica) ad approfittare del vantaggio di incontrare una Fiorentina “spuntata”.
Di qui la domanda: è giusta o no la squalifica per un gol di mano? Nella giornata di ieri, prima che il giudice sportivo si pronunciasse sulla vicenda, molti addetti ai lavori sono stati chiamati a esprimersi sulla vicenda e quasi tutti erano dalla parte dell’attaccante, ritenendo il colpo di mano “un peccato veniale e non mortale”, per dirla alla Galliani.
L’intervento del vulcanico presidente rosanero è stato invece stigmatizzato e ritenuto esagerato. Alla luce dei fatti, Zamparini può dirsi comunque soddisfatto, ma è lecito chiedersi: gli hanno forse restituito 2 punti? No. E allora cosa ci ha guadagnato?
Sanghino 28 Ottobre 2008 il 14:32
In questa vicenda niente è giusto. E vi spiego perchè.
Non è giusto aver assegnato il gol alla Fiorentina;
non è giusto non aver concesso il rigore;
non è giusto non aver espulso il difensore;
non è giusto aver “linciato” Gilardino;
non è giusto essersi dimenticati che la prima responsabilità della vicenda è dell’arbitro;
non è giusto tirare in ballo il discorso del fair play solo per il comportamento di Gilardino, nessun difensore va mai dall’arbitro ad ammettere un fallo da rigore e non credo che sia meno antisportivo, oppure un attaccante a dire che il fallo era fuori area;
non è giusto pensare che la Fiorentina sia stata avvantaggiata dal fatto, avrebbe quasi sicuramente segnato sull’eventuale rigore e avrebbe avuto un uomo in più per gran parte della gara;
ed infine, non è giusto che come sempre siano usati due pesi e due misure per quanto riguarda il giudizio di arbitri e giudici sportivi, in tutta questa vicenda l’unica squadra ad uscirne avvantaggiata è l’Inter prossimo avversario della Fiorentina, squalificato Gilardino e non Ibrahimovic. Perchè ? Spiegatemi il perchè ? Ha bisogno forse la società di Moratti di essere aiutata ? E’ forse andato Ibrahimovic a dire all’arbitro di aver rifilato la gomitata a Motta ? E’ forse meno antisportivo colpire l’avversario in quel modo ? Datemi una risposta per favore perchè io non riesco a trovarla …
Saluti.