Prima pagina dedicata a Napoli e Udinese dopo l’ottava giornata di campionato, che ha visto l’Inter fermarsi di fronte ad un ottimo Genoa e le inseguitrici guadagnare punti preziosi. Una situazione inaspettata alla vigilia, sia per perché i nerazzurri erano chiamati ad un impegno casalingo sia perché partenopei e friuliani se la dovevano vedere con Lazio e Roma, uscite si sconfitte dall’utima gara di campionato, ma capaci di impensierire chiunque.
E invece ci ritroviamo a commentare lo 0-0 dell’armata-Mourinho, fermata in casa da un Genoa che ha persino rischiato di fare il copo grosso a San Siro, ottenendo un pareggio più che meritato.
Ne approfitta l’Udinese contro una Roma in piena crisi e contestata dai tifosi, stufi ormai di veder la propria squadra sconfitta ad ogni appuntamento. E se è vero che il primo gol dei bianconeri è arrivato su un rigore abbastanza “generoso” (il fallo sembrava iniziato fuori area), è vero anche che i giallorossi ne hanno presi altri due, prima di una reazione degna di nota. L’unica consolazione è il ritorno al gol di Totti (altro rigore molto dubbio).
E se Sparta piange, Atene non ride. I cugini biancazzuri non si riprendono dalla sconfitta col Bologna della scorsa settimana e incassano una pesante sconfitta per mano di un Napoli lanciatissimo. Pesante non già per il risultato, ma perché la debacle è avvenuta in casa, davanti ai propri tifosi. La sfida tra gli argentini Lavezzi e Zarate è stata vinta dal partenopeo, se non altro in fatto di fortuna (un suo cross è stato deviato in porta da Siviglia), mentre il laziale sembra non trovare più il feeling con la porta.
Punti preziosi per Sampdoria (2-0 al Bologna) e Reggina (stesso risultato contro il Lecce), entrambe alla prima vittoria stagionale, mentre il Cagliari batte il Chievo e conquista i primi tre punti di fronte ai propri tifosi, bissando il successo ottenuto la settimana scorsa a Torino.
Il Milan ha sofferto più del dovuto di fronte ad un’Atalanta pe niente in soggezione di fronte allo squadrone rossonero. Il mattatore stavolta è Kakà che toglie le castagne dal fuoco a 10 minuti dalla fine. Dopo un inizio stagione piuttosto stentato, la squadra di Ancelotti si ritrova ora a ridosso delle prime con 15 punti in 8 partite.
Stesso punteggio per la Fiorentina, che nel posticipo serale ha avuto la meglio sul Palermo, alla seconda sconfitta consecutiva. Gilardino ancora in gol, (stavolta di mano, a sentir lui, “involontaria”, nonostante le immagini televisive dimostrino il contrario). Poi doppietta di Mutu e gol del bandiera di Simplicio. Fiorentina seconda in classifica e rosanero fermi a 12, ma con più di un motivo per mugugnare.