Rischia di diventare la barzelletta del calcio internazionale. Sicuramente al momento è uno dei club meno sereni in assoluto. Salvato dalla bancarotta all’ultimo istante, il Newcastle è stato associato a tanti nomi di possibili acquirenti, guardacaso tutti capaci di far sognare i tifosi della cittadina inglese che si immaginavano già i grandi campioni acquistati dai miliardi stranieri.
Prima era il fratello di Osama Bin Laden, poi l’indiano Anil Ambadi (sesto uomo più ricco del mondo); poi è stato il turno del solito fantasma arabo che scompare appena si fa qualche nome diverso, i cinesi, ed infine anche Bill Gates. Ora siamo alle solite. Spariti tutti i possibili acquirenti, la squadra di Mike Ashley potrebbe finire nelle mani di un imprenditore kuwaitiano, Nasser Al-Kharafi, banchiere, costruttore e proprietario di un’azienda di telecomunicazioni internazionale, nonchè il 48esimo uomo più ricco del pianeta.
Il suo patrimonio ammonta all’incirca sui 4,3 miliardi di dollari, di cui giusto qualche spicciolo, più o meno 300 milioni di sterline, da devolvere nelle casse di Ashley per acquistare il Newcastle. I ben informati hanno diffuso la notizia sui tabloid inglesi che il magnate del Kuwait si sia incontrato proprio qualche giorno fa con l’attuale presidente della squadra inglese, e siccome i rispettivi affari personali non si intrecciavano, l’unico punto in comune che poteva essere motivo di incontro era proprio il calcio.
Secondo il portavoce della famiglia Al-Kharafi non c’è ancora nulla di serio in ballo, ma il fatto che i ragionieri del magnate abbiano preso in consegna i documenti contabili della società risulta qualcosa in più di un semplice interessamento. Ricordiamo inoltre che il presidente Ashley non ha mai voluto investire più di tanto nel calcio, ha acquistato la squadra per 135 milioni di sterline, e rivenderlo a 300 sarebbe un ottimo affare. Intanto, tra conferme e smentite, la voce che circola nelle strade di Newcastle è che il passaggio di proprietà possa avvenire già la prossima settimana. Noi glielo auguriamo, ma che prima o poi spunti qualche altro nuovo acquirente da qualche altro angolo del mondo ce lo aspettiamo tutti.
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