Il Barcellona non è ancora sazio e sfrutta ormai qualunque occasione per collezionare trofei e metterli in bella mostra nella già ricca bacheca. L’occasione questa volta gliel’ha offerta la Supercoppa Europea, dove i vincitori della Champions League si ritrovavano ad affrontare il Porto, che lo scorso maggio si era aggiudicata l’Europa League.
Troppo evidente il divario tra le due squadre, sebbene ad inizio partita i portoghesi abbiano dato parecchio filo da torcere ai catalani, impedendogli spesso di fare la partita con il loro solito possesso palla. Ma pian piano il Porto calava ed il Barça prendeva le misure, avvicinandosi sempre più dalle parti del portiere Helton. Xavi dirigeva l’orchestra da gran maestro, Iniesta era il solito furetto sulla linea mediana del campo e Messi cercava solo l’occasione buona per colpire.
E l’occasione propizia arrivava al minuto numero 39 della prima frazione di gioco, quando Guarin si esibiva in un rischioso retropassaggio, permettendo alla Pulce di prender palla, dribblare il portiere da gran funambolo ed appoggiare la palla in rete. Festa grande allo stadio di Montecarlo, alla presenza di Sua Altezza Serenissima Alberto di Monaco e di Michel Platini, presidente Uefa.
Nella ripresa il Porto dimostrava di aver consumato troppe energie nel pressing della prima frazione di gioco ed il possesso palla era quasi continuamente nei piedi del Barcellona. Guardiola dava spazio ai nuovi acquisti Sanchez e Fabregas, consentendo a Villa e Pedro di godersi una buona dose di applausi. L’ex Udinese incantava il pubblico in un paio di occasioni, prima che il Porto restasse in dieci per l’espulsione di Rolando. Poi Messi saliva ancora sulla scena, inventando un passaggio perfetto per Fabregas, che stoppava di petto ed infilava il 2-0.
Resta da raccontare la seconda esplulsione per i portoghesi (Guarin, rosso diretto), prima della festa finale per il barcellona, che sale ancora sul gradino più alto del podio e dinostra di essere la compagine più forte del mondo.
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