La Roma è probabilmente il club che più di tutti è stato sotto pressione in questa finestra di mercato, e probabilmente lo sarà anche a campionato iniziato. La telenovela del passaggio di proprietà ha tolto il sonno a molti tifosi, e la rifondazione quasi da zero dell’intero impianto societario ci metterà un po’ prima di spiccare il volo.
Gli americani hanno portato a Roma la solidità finanziaria che almeno non fa più preoccupare per la bancarotta, ma non tutti quei milioni che gli sceicchi hanno portato in Premier League per acquistare grandi campioni. Il nuovo ds Sabatini comunque si è saputo muovere bene e, con le alchimie di prestiti e pagamenti posticipati, ha finora messo su una squadra competitiva
Sono arrivati infatti tutti calciatori di livello internazionale, da Stekelenburg a Bojan Krkic, da Lamela ad Heinze, fino alle scommesse per il futuro come Jose Angel e Nego. Anche in uscita alla fine i danni sono stati limitati perché prima di tutto, almeno fino ad ora, si è riuscito a tenere a Roma De Rossi, che è un grande acquisto, e poi a parte Vucinic e Menez, non ci sono stati grandi addii. Un po’ troppo precipitoso quello di Julio Sergio, giusti quelli di Riise e Doni, mentre per il resto sono partiti in prestito solo giovani di belle speranze andati a farsi le ossa in Serie B.
Ma il più grande dubbio di quest’anno deriva dall’allenatore. Luis Enrique è alla sua prima esperienza in Italia e nel calcio che conta, visto che proviene dal Barça B, una squadra molto forte ma che aveva a che fare sempre con avversari di categoria inferiore. Le amichevoli estive non sono state esaltanti, e l’inizio di campionato si preannuncia difficile anche per i tanti infortuni, ma ci sono le basi per costruire qualcosa di importante. Luis Enrique dovrebbe optare per un 4-3-3 che in fase difensiva diventa 4-4-2 con Stekelenburg in porta, difesa (almeno attualmente) con Cicinho, Burdisso, Heinze e Cassetti; un centrocampo formato da Perrotta, De Rossi e Brighi ed il tridente composto da Lamela-Totti-Bojan.
C’è da dire che sono attesi nuovi arrivi come almeno un difensore centrale e una punta, anche se è a centrocampo che c’è la vera emergenza visto che la panchina è molto corta e dispone solo di giovani o di calciatori che non convincono in pieno l’allenatore.
L’obiettivo della Roma è difficile da stabilire. I tifosi vorrebbero puntare allo scudetto, ma una qualificazione in Champions League sarebbe già un trionfo. Per com’è oggi la squadra, il livello sembra inferiore a diversi altri club, anche perché ci sono troppi nuovi giocatori che devono amalgamarsi. Il progetto però ha una buona base e, con qualche innesto e la giusta serenità, nell’arco di 2-3 stagioni la Roma potrebbe ritornare a puntare alla vetta della classifica.