Trofeo Berlusconi: Milan – Juventus 2-1

di Redazione 1

Il Milan si vendica della sconfitta nel Trofeo Tim e batte di misura la Juventus nell’ormai consueto appuntamento dedicato alla memoria di Luigi Berlusconi, padre del patron rossonero. Il Trofeo Berlusconi ha messo in evidenza i limiti degli uomini di Conte, non ancora “squadra” o almeno non quanto il Milan, che giocava con una formazione ampiamente rodata.

Nella prima frazione di gioco i rossoneri hanno fatto il bello ed il cattivo tempo, presentandosi spesso dalle parti dell’area avversaria. Il primo acuto era di Cassano, che però non inquadrava la porta. Più fortuna aveva Boateng al minuto numero 9, quando si coordinava e lasciava partire un destro imprendibile per Buffon. La Juventus non riusciva a reagire ed al minuto numero 23 arrivava il raddoppio rossonero, grazie ad una punizione precisa di Seedorf.

Nella ripresa gli uomini di Conte sembravano più pimpanti e cercavano di presentarsi con più convinzione nella metà campo avversaria. Pirlo e Del Piero salivano in cattedra, ma toccava a Vucinic mettersi in mostra al minuto numero 57, allorché riusciva a siglare la rete dell’1-2. Di tempo per recuperare il risultato ed arrivare ai calci di rigore ce ne sarebbe stato, ma il Milan riusciva a tenere e si faceva pericoloso in altre occasioni. Alla fine il risultato resterà ancorato sul 2-1 per i rossoneri, con Allegri che si gode la vittoria e Conte che spera nella cabala, visto che fino a qualche anno fa chi vinceva il Trofeo Berlusconi non riusciva a prevalere in campionato. A margine della gara il patron del Milan ha parlato di mercato:

Aquilani è un giocatore interessante. Crediamo di avere già una rosa forte e competitiva, ma se dovesse capitare l’occasione giusta per rinforzarla ancora di più, in particolare a centrocampo, non ci tireremo indietro. Non credo che ci siano possibilità che arrivi uno tra Balotelli e Kakà. Già questa squadra mi costa la metà di quanto la mia famiglia guadagna in un anno.  Mi sembra che non ci sia nessun presidente al mondo che faccia gli stessi sacrifici che faccio io. Invidioso del Barcellona?  Gioca un gran bel calcio, tutti possono imparare da quel calcio così veloce, preciso e tatticamente molto interessante: c’è molto da imparare dai catalani.

 

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