Il Milan è forse la squadra meno misteriosa della Serie A di quest’anno. Rispetto alla passata stagione infatti non è cambiato quasi nulla, e a parte il tormentone dell’estate su mister X, per il resto non c’è molto di cui discutere. Stesso allenatore, stessi giocatori, com’è nella filosofia della dirigenza, squadra che vince non si cambia. Per questo attendiamo gli ultimi giorni di mercato per vedere come e se effettivamente cambierà la formazione titolare.
E non è detto che cambi qualcosa. Fino a questo momento il calciomercato del Milan è stato fatto con il contagocce. Il movimento più “pesante” è stato senza dubbio l’addio di Pirlo, peraltro a parametro zero. Per il resto si è trattato di prestiti (Paloschi, Strasser e tanti giovani) o comproprietà (Merkel), l’unica cessione definitiva è stata quella di Onyewu, mentre in entrata si contano solo Taiwo, Mexes, Ricardo Ferreira, El Shaarawy e alcuni giovani per la Primavera.
Nell’attesa di vedere chi arriverà, probabilmente un centrocampista e forse un attaccante, e se qualcuno partirà (Cassano?), ci vediamo costretti a confermare la stessa formazione tipo che Allegri ha schierato nel girone di ritorno dello scorso campionato, quando il tridente è finito in soffitta. Abbiamo un 4-4-2 con Abbiati in porta, una linea difensiva con Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta (almeno finché Mexes non supererà l’infortunio); un centrocampo muscolare con Gattuso, Van Bommel e Seedorf, con Boateng a fare da mezza punta dietro la coppia Pato-Ibrahimovic.
Senza dubbio si tratta di una rosa completa e molto forte, e quando Mexes tornerà dall’infortunio permetterà a Nesta di prendere una pausa visto che fisicamente ormai non regge più l’intero campionato. L’unico dubbio viene vedendo la carta d’identità dei calciatori, quasi tutti ultratrentenni che bisogna vedere quanto reggeranno, specialmente quando troveranno dinanzi a sé squadre molto in forma. In definitiva il Milan parte come favorita per lo scudetto, e visto che l’Inter è ancora alla ricerca della propria identità e Juventus, Roma, Lazio e Napoli si stanno rivoluzionando, vien da dire che l’unico avversario che può ostacolare i rossoneri sono loro stessi.