Il primo atto della Supercoppa di Spagna si chiude con tanto spettacolo e gli immancabili gol quando giocano questi due squadroni. Finisce 2-2, e nonostante fossimo alla vigilia di Ferragosto, le gambe non pesano ed anzi, entrambe le squadre hanno mostrato una forma davvero invidiabile.
Nella gara d’andata al Bernabeu gioca decisamente meglio il Real, ma il Barça ha dalla sua la capacità di segnare ogni volta che vuole. Mourinho schiera la formazione titolare con Benzema punta centrale, Ozil, Ronaldo e Di Maria alle sue spalle, mentre i blaugrana scendono in campo con una formazione sperimentale, in cui al centro della difesa gioca l’inedita coppia Mascherano (che è un centrocampista) e Abidal (che è un terzino), mentre Xavi rimane fuori per quasi un’ora, sostituito degnamente da Thiago Alcantara. Sanchez parte titolare e risulterà tra i migliori in campo.
Si comincia con un Real che, spinto dal suo pubblico, cerca di approfittare della formazione poco rodata degli avversari per far male. Benzema va vicino al gol due volte, e solo il muro eretto di fronte a Valdes salva i blaugrana. Dall’altra parte c’è poco gioco, ma ogni volta che Messi prende palla sono dolori. Sono i blancos che vanno in vantaggio. L’assist è di Benzema, il tap-in di Ozil, l’errore è della difesa del Barça che, inevitabilmente, prima o poi qualche leggerezza doveva compierla.
Ma la squadra di Guardiola può sempre contare su un extraterrestre chiamato Messi, e così la Pulce sale in cattedra e prima confeziona un assist al bacio per Villa, portandogli via praticamente tutti i difensori (anche se il tiro a giro dello spagnolo è da 10 e lode), e poi mette a segno lui il gol del sorpasso grazie ad un’incomprensione tra Khedira e Pepe che lo libera solo di fronte a Casillas.
Insomma, il Real gioca meglio ma perde alla fine del primo tempo. Nella ripresa le cose non cambiano, tranne che per la tensione, che diventa sempre più alta. Xabi Alonso pareggia sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e da quel momento in poi è caccia all’uomo. Immancabile protagonista è il picchiatore Pepe, che però stavolta finirà la partita, il quale scatena una rissa per un’entrataccia da codice penale, imitata poi da compagni e avversari. Ci sarebbero un paio di rigori negati (uno per parte), e il testosterone è alle stelle, ma finisce 2-2 ed il discorso è rimandato al Camp Nou tra 4 giorni, quando in campo potrebbe esserci anche Fabregas.
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