Il mondo dello sport mondiale è in fermento ed i supporter di mezzo mondo rischiano di vedersi privati del loro amato giocattolo per qualche tempo. Non bastava il lockout nel basket Nba, né la minaccia di sciopero dei calciatori italiani in guerra aperta con la Lega per il contratto collettivo. Ora ci si mette anche il calcio spagnolo a minacciare la serrata ed a spaventare i milioni di tifosi che seguono la Liga ogni domenica. Il rischio è concreto, come spiega il presidente dell’Assocalciatori spagnola Luis Rubiales:
I calciatori sono uniti e hanno deciso di dire basta. I calciatori di A e B hanno deciso in maniera responsabile, ferma e unanime di proclamare uno sciopero per le prime due giornate dei rispettivi campionati. Non ci sarà Liga né Liga Adelante finché non verrà firmato il nuovo contratto collettivo.
Cosa chiedono i calciatori spagnoli? Prima di tutto il pagamento degli stipendi arretrati per 200 tesserati e poi la revisione di un paio di norme che la federazione spagnola vorrebbe introdurre nei contratti dei calciatori, come quella che prevede lo sfruttamento dei diritti di immagine da parte dei club o quella che consentirebbe alle società di non pagare i giocatori nei periodi in cui sono impegnati con le rispettive nazionali.
La situazione è intricata, specie per la questione degli stipendi arretrati, che a quanto pare sembra essere il punto centrale della vicenda. Rubiales non è disposto a fare sconti:
Diciamo no a rimedi palliativi. Abbiamo proposto, come già avviene nel paese, rimedi preventivi per far sì che ciò non accada. I club che non pagano, non possono competere. Abbiamo chiesto che venga riconosciuta la possibilità di risolvere il contratto a quei calciatori cui sono dovute tre mensilità, ma anche questa proposta è stata accantonata.
Riuscirà il calcio spagnolo a venir fuori da questa situazione prima della partenza del campionato o dobbiamo rassegnarci allo sciopero della Liga?