Il suo ruolo privilegiato gli ha permesso di restare in campo fino all’alba dei 41 anni, ma prima o poi si deve pur dire basta con il calcio giocato ed Edwin Van Der Sar ha deciso di farlo adesso, prima che i riflessi comincino ad annebbiarsi e a non rispondere come dovrebbero.
Stasera gli occhi del mondo del pallone erano tutti per lui, per quello spilungone che ha vinto tutto quello che c’era da vincere a livello di club, pur attraversando momenti non proprio felici nel corso della carriera. Lo stadio di Amsterdam era in festa per l’addio del campione olandese, che ha scelto di mettere contro l’Ajax ed una selezione di stelle straniere, tra cui Rooney, Giggs e Rio Ferdinand, compagni di squadra nello United, Kuyt, Davids e Bergkamp.
E al momento dell’uscita del campo del numero uno, una folla di 53mila persone si è sollevata dagli spalti per rendere omaggio al portierone olandese, che tante soddisfazioni ha regalato ai propri tifosi. E dire che dalle nostre parti Van Der Sar non è stato apprezzato come avrebbe meritato, per via della seconda stagione infelice in maglia bianconera, quando i tifosi della Juventus erano esasperati dai suoi continui errori.
Ma il numero uno olandese ebbe modo di rifarsi in fretta e – dopo quattro stagioni al Fulham – finì per difendere la porta del Manchester United. Con la maglia dei Red Devils Van Der Sar ha conquistato 4 campionati, 3 Coppe di Lega, 3 Community Shield, 1 Champions League ed 1 Coppa del Mondo per Club, risultando spesso determinante per le sorti della sua squadra.
Avrebbe voluto concludere la carriera regalando l’ennesimo successo ai suoi tifosi, ma un Barcellona stratosferico gli ha impedito di coronare il suo sogno nella finale dell’ultima Champions League. Il suo palmares resta comunque ricco di titoli e di soddisfazioni. Ciao Edwin.