Strategia o opportunità? Non sappiamo definire bene la vicenda-Aquilani, ma di certo possiamo ammettere che trattative del genere se ne sono viste poche nel corso della storia. La Juventus aveva in casa Aquilani, ottenuto in prestito con diritto di riscatto dal Liverpool per 16 milioni di euro. Cifra esagerata che Marotta riuscì ad abbassare fino a 12.
Preso Pirlo però, Aquilani diventò un lusso che i bianconeri non potevano permettersi, e così ecco che il dg fece scadere il diritto di prelazione, facendo tornare il centrocampista a Liverpool. I Reds non hanno intenzione di farlo giocare, così hanno abbassato le loro pretese a 10 milioni, accettando qualunque club raggiungesse quella cifra.
La Fiorentina ci ha provato, ma solo con un prestito con diritto di riscatto, la stessa formula dei bianconeri, ma stavolta né il calciatore né la società hanno voluto accettare, e così siccome non si riesce a vendere Montolivo (anche lui quotato a 10 milioni), i viola si sono momentaneamente ritirati. Nella trattativa si è nel frattempo inserito il Milan, con Galliani che è riuscito a far abbassare le richieste del Liverpool a 8 milioni, ma continua a prender tempo, e così ecco che Marotta ritorna alla carica.
Il motivo di questo cambiamento di strategia è che Conte si è accorto che allenare la Juve non è allenare una piccola squadra in Serie B, e perciò non può mica sperare di giocare per tutto il campionato con il 4-2-4. Per questo, pensando ad adattare la formazione in alcune partite al 4-3-3, torna ad aver bisogno di lui. Con la differenza che stavolta costerebbe la metà di quanto pattuito un anno fa con il Liverpool. Un’operazione che non si sa quanto sia voluta, ma di certo dal punto di vista finanziario è da 10 e lode.