Poche certezze dopo il sorteggio dei gironi di qualificazione in vista della fase finale dei Mondiali 2014 in svolgimento in Brasile. La prima, lo ribadisce il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, appena dopo l’estrazione dei gruppi (Italia nel girone B con Danimarca e Repubblica Ceca), è che quello degli Azzurri è
Dove per normale, con ogni evidenza, si intende abbordabile, alla portata. A caldo, sembra difficile pronunciarsi diversamente: non solo perchè, come ribadisce Abete
“non abbiamo incrociato la Russia e la Francia, che erano le squadre che fondamentalmente si volevano evitare, perchè ritenute le più impegnative nella seconda fascia”,
ma anche per via del fatto che i recenti trascorsi delle due nazionali più temibili del girone – quella ceca e quella danese, appunto – sono tutt’altro che significativi. Con un occhio indietro, certo, viene da stare sereni. Eppure, guardando la storia più recente e il presente calcistico, non si può fare a meno di riflettere sul fatto che la Danimarca sta lottando per la qualificazione per gli Europei a pari punti con Portogallo e Norvegia. Squadre di prima fascia. A fare eco ad Abete, il commissario tecnico Cesare Prandelli, secondo cui
“siamo l’Italia, e il nostro obiettivo nelle qualificazioni è vincere il girone”.
Alla domanda su quale sia l’avversario più temibiule, Prandelli sceglie di non esporsi:
“Quando se ne dice una, si rischia sempre di capitare poi nella sorpresa”.