Non c’è pace per la Roma, nemmeno adesso che la questione societaria era quasi conclusa. In dirittura d’arrivo infatti, l’Unicredit ha annunciato che c’è un ulteriore buco di bilancio da 17 milioni di euro da coprire, e la proposta è che vengano coperti a seconda delle quote societarie, 60% (10 milioni) da DiBenedetto e 40% (i rimanenti 7) dalla stessa Unicredit.
Un ragionamento che non fa una piega se non fosse che l’imprenditore americano non ci sta. Secondo lui non è corretto che gli venga presentato un conto da pagare più alto di quello stabilito, e per questo ha dichiarato di non voler spendere un solo euro in più di quanto precedentemente pattuito.
Dunque cosa succede? Per tranquillizzare i tifosi si può solo dire che questo intoppo non rischia di far saltare l’intera trattativa. DiBenedetto è ormai il socio di maggioranza dell’As Roma, e questo ruolo non verrà meno. Ma quei 17 milioni vanno trovati, ed il rischio è che, se nessuna delle due parti li vorrà sborsare, verranno ricavati da qualche cessione che però non corrisponderà ad un nuovo arrivo.
Per questo, dopo gli annunci dei vari Jose Angel, Nego, Bojan e, ultimo in ordine di tempo, Heinze, c’è il rischio che non arrivi nessun’altro. Almeno nessuno per cui bisognerà pagare cifre importanti. Si allontana quindi Stekelemburg, e siccome anche Kameni sembra sempre più complicato, probabilmente il prossimo portiere della Roma sarà ancora Julio Sergio. La risposta al quesito arriverà entro la fine della prossima settimana.
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