La decisione (o la non decisione?) della Figc di lasciare lo scudetto 2006 nella bacheca dell’Inter non ha certo spento le polemiche su una delle pagine più tristi del calcio italiano. A prendere la parola questa volta è l’azionista di maggioranza della Fiorentina, Diego Della Valle,che invita Massimo Moratti, patron dei nerazzurri, a farsi avanti per spiegare cosa accadde realmente cinque anni fa:
Non ci si può celare dietro silenzi inspiegabili da parte di alcuni protagonisti di questa vicenda, o nascondersi dietro cavilli giuridici come hanno fatto altri. Bisogna dare delle spiegazioni chiare sincere e leali e a tutti i tifosi di tutti i club coinvolti per permettere loro di capire cosa è veramente successo, spiegando tutto senza opportunismi, tatticismi e strategie mediatiche che in alcuni casi sono state di totale cattivo gusto, volendosi riparare dietro persone eccellenti che purtroppo non ci sono più.
Già qualche giorno fa la Fiorentina aveva alzato la voce, chiedendo che ci fosse parità di trattamento. Del resto, i viola nel campionato dello scandalo vennero penalizzati di ben trenta punti e persero la possibilità di giocare le coppe nella stagione successiva. Con la sua lettera aperta Diego Della Valle non vuole alimentare le polemiche, ma chiede che i protagonisti di quella vicenda (Moratti in primis) si siedano attorno ad un tavolo e diano spiegazioni ai tifosi italiani:
Solo chi come noi è stato vittima di un processo sportivo frettoloso, rappezzato e ingiusto può capire quanto sia difficile affrontare in prima persona queste questioni. Ma quando si è leader di un gruppo, si devono assumere in prima persona tutte le responsabilità, mettendoci la propria faccia e la propria dignità. E’ questo che tutte le persone coinvolte in questa vicenda devono fare per tentare di pacificare gli animi e gli umori dei tifosi. Ma ancora di più va fatto per non togliere ai tifosi, che sono anche dei cittadini, la fiducia nelle istituzioni e nella giustizia vera. E’ ora che ognuno tiri fuori il coraggio e difenda, ancora più se è sicuro del suo operato, i suoi valori e i suoi colori senza paura e senza nessuna ambiguità.
Massimo Moratti raccoglierà l’invito o continuerà a nascondersi?
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