E’ un grande giorno per la sponda giallorossa della Capitale, che ha visto l’arrivo di Thomas DiBenedetto, azionista di maggioranza della Roma, e di Luis Enrique, nuovo allenatore. Il nuovo patron ha messo immediatamente sul tavolo i propri progetti ed ha presentato il sogno della Roma del futuro:
Stiamo cominciando una nuova era che cambierà il mondo del calcio. Abbiamo ambizioni e un sogno condiviso dalla gente di Roma, un sogno che richiederà del tempo per concretizzarsi, ma noi ci lavoreremo alacremente. Stiamo creando le condizioni affinché la squadra possa dare il meglio di se stessa. Il nostro obiettivo primario è quello che avviene sul campo e nelle prossime settimane avremo le idee più chiare sul futuro della squadra. Stiamo inseguendo dei giovani, puntiamo su di loro e dobbiamo avere pazienza se faranno degli errori. Di certo la priorità è creare il miglior team di management, mettendo la squadra al centro di tutto.
Arriva poi il momento delle promesse:
Vogliamo vincere il campionato il prima possibile, questo è certo. Le perplessità di Totti? Lui è il più grande giocatore che ci sia mai stato nella Roma e forse in Italia. Lui è un vincente e anche noi, ma Roma non è stata costruita in un giorno, quindi i nostri manager e l’allenatore faranno il massimo per mettere in campo la squadra migliore.
Impegni e promesse si leggono anche nelle parole del neotecnico Luis Enrique:
Innanzitutto ringrazio la proprietà per aver puntato su di me e il mio staff. Sono un allenatore offensivo, è vero. Mi piace attaccare, mi piace fare impressione sui tifosi e io intendo il calcio come un modo per sorprendere e divertire. Ieri abbiamo fatto tre allenamenti, e c’è stato un inizio interessante con il gruppo. Noi abbiamo un progetto ad ampio respiro, che mi permetterà di esprimere il mio calcio offensivo. Se vinciamo tutto andrà bene e con il lavoro ci proveremo. Mi piace molto la tranquillità che ci sta trasmettendo il presidente. Obiettivi? Non conosco bene la squadra, sarebbe inutile dire che miriamo al campionato o alla Champions, tra dieci giorni sarà tutto più chiaro.
Ora non ci resta che far parlare il campo e verificare se il sogno-Roma di DiBenedetto e di Luis Enrique si potrà concretizzare.