E’ cominciata la Coppa America con l’interminabile duello tra Argentina e Brasile per stabilire qual è la nazionale più forte del Sudamerica, e perché no, anche del mondo. Ma come spesso accade, le aspettative vengono deluse proprio dai padroni di casa, almeno nella gara inaugurale.
L’Argentina dei palloni d’oro (i due di Messi), e di quelli potenziali, affrontava la piccola Bolivia, squadra che da molti era considerata uno sparring partner. Ma siccome nel calcio tutto può succedere, ecco la partita che non ti aspetti con gli ospiti che sfiorano il colpaccio.
Ma andiamo con ordine. Batista inizia con il tridente Messi-Tevez-Lavezzi, i quali praticamente giocano da soli contro tutti. Gli altri 8 compagni infatti hanno il compito di recuperar palla e lanciare quei tre, sperando che inventino qualcosa. Il più ispirato come al solito è proprio la Pulce che manda in porta per tutto il primo tempo i suoi compagni, ma prima Tevez, poi Lavezzi, ed infine Cambiasso, o non centrano i pali o si fanno respingere le conclusioni.
Ad inizio ripresa poi accade ciò che nessuno si aspettava. Un calcio d’angolo battuto dai boliviani finisce innocuo tra i piedi di Banega che per un attimo perde la concentrazione e anziché respingere il pallone, lo butta nella sua stessa porta. L’albiceleste non si scompone e riprende a spingere, tentando di segnare con il classico assedio, ed invece rischia persino di prendere il secondo gol in contropiede, il quale non arriva solo per l’imprecisione di Martins. Ad un quarto d’ora dal termine ad impattare ci pensa Sergio Aguero, oggetto del desiderio della Juventus, entrato pochi minuti prima. L’attaccante dell’Atletico si piazza a centro area, riceve un assist da Di Maria e scarica un destro in girata imparabile che vale l’1-1. I padroni di casa sfiorano più volte il gol della vittoria, ma alla fine il pari può andar bene, per come si erano messe le cose.
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