Il mercato in entrata della Roma è ormai abbastanza chiaro. L’ultimo tassello è quello di Loic Nego (nella foto è quello a destra), terzino destro svincolato dal Nantes di appena 20 anni, che potrebbe essere un ottimo colpo visti conti in rosso della società. Il difensore infatti milita stabilmente nelle nazionali di categoria francesi, e a breve dovrebbe esordire anche nella nazionale maggiore.
Il suo arrivo a costo zero è una manna dal cielo, specialmente perché per Bojan si dovrebbero spendere pochi spiccioli (il grosso si pagherà alla fine dell’anno prossimo), e per l’altro terzino, Jose Angel, non dovrebbero essere spesi più di 3-4 milioni di euro. L’unica spesa importante verrà fatta per Stekelemburg, il quale ha vinto il ballottaggio con Kameni, e per cui si spenderanno circa 8 milioni e mezzo.
Così, non appena tutte queste trattative ormai certe verranno sottoscritte con le firme, gli obiettivi di Sabatini e soci saranno le cessioni. Una trattativa importante potrebbe essere conclusa con il Torino che ha in casa uno degli oggetti del desiderio dei giallorossi, Ogbonna. Il difensore è considerato incedibile dai granata, ma il neo-allenatore Ventura potrebbe essere convinto a lasciarlo partire in cambio del suo pupillo Guberti. Se ciò non dovesse bastare, c’è anche Julio Sergio in trattativa tra le due società, e con il suo cartellino l’affare potrebbe andare in porto.
Nel tentativo di far cassa invece, gli obiettivi sono vendere Riise, probabilmente in Premier League (Blackburn e Newcastle sono alla porta), per una cifra non inferiore ai 4 milioni. Ma soprattutto c’è Vucinic, che dovrebbe dare un po’ di respiro alle casse, con i 20 milioni richiesti da Sabatini. La Juve non sembra tanto intenzionata a sborsare tale cifra, ma nella trattativa si potrebbe inserire l’Inter che però cerca di abbassare le pretese inserendo Pandev. Il macedone piace al Genoa, e se abbassasse le pretese sullo stipendio potrebbe passare in Liguria, ma è molto apprezzato anche da Sabatini che potrebbe prenderlo per sostituire Menez.
Proprio il francese è l’altro su cui si punta per far cassa, ma il Psg ancora non ha concretizzato l’offerta, mentre con la cessione anche di Doni (non più sicura al 100%), si ridurrebbe di molto il passivo previsto per il prossimo bilancio.