Cinque lunghi mesi: tanto è durato il silenzio di Roberto Mancini dopo l’esonero senza troppi complimenti da parte di Moratti. Ora il silenzio è finito, Mancini parla e si sfoga, anzi scrive e accusa.
Niente interviste in tv né sulle pagine dei quotidiani: lo sfogo dell’ex tecnico dell’Inter è tutto in un documento giudiziario con il quale chiede un risarcimento milionario ai responsabili della sua cacciata da Milano. Ai suoi ragazzi che gli giocavano contro? A Moratti che ha approfittato del primo pretesto per trombarlo? No, ai giornali che hanno riferito delle telefonate tra lui e un pregiudicato.
A sentir lui, quella vicenda ha condizionato pesantemente i suoi ultimi cinque mesi, trasformandolo da allenatore vincente a professionista disoccupato e con scarse possibilità di rifarsi un futuro. Povero Mancini, a leggere il documento viene quasi da piangere! Volete divertirvi con qualche stralcio?
Considerato che in Italia esistono soltanto 4 club di calcio che retribuiscono gli allenatori con elevate remunerazioni è lampante che mai e poi mai l’esponente, almeno per i prossimi 5-10 anni, troverà lavoro alle medesime condizioni economiche concesse dall’ex datore. Club europei del livello dell’Inter si possono trovare soltanto in Spagna (nell’ordine di due) e in Inghilterra (nell’ordine di due). Insomma la possibilità per Mancini di mantenere il tenore di vita goduto in questi 4 anni è legata ad un filo.
E non può nemmeno accontentarsi di una sistemazione meno prestigiosa, perché in quel caso perderebbe gli 11 milioni a stagione che Moratti continua a versargli sul conto e addio vita comoda e agiata. Ma non è finita qui.
Nel capoluogo lombardo, sede dell’Inter, l’esponente è costretto a subire immediatamente il confronto con la nuova gestione dell’allenatore Mourinho. Tale insostenibile situazione determina l’impellente necessità per il signor Mancini di trasferirsi da Milano verso una destinazione ancora indefinita.
Ma non può trasferirsi a Roma, dove ha giocato e lavorato per anni e dove possiede una splendida abitazione?
Il signor Mancini prevedendo di rimanere a Milano almeno per il prossimo anno, ha concesso in locazione all’Ambasciata di Colombia la propria abitazione romana per un periodo di anni 4+4. Chiede quindi ora la differenza tra il canone percepito per l’abitazione romana (inferiore al valore di mercato) e quello che dovrà versare per risiedere in altra abitazione comunque adeguata al proprio stile di vita.
Insomma è tutta colpa dei giornali se ora il povero Mancini è solo e stressato, senza lavoro e senza casa. Adottatelo per favore, prima che faccia un gesto estremo!
KingDeki 10 Ottobre 2008 il 20:05
Bhè ha ragione.. BRAVO MANICINI!