Guti beccato con un uomo. Quanti gay nel calcio?

di Redazione 5

Guti gay? Problemi suoi, ammesso che l’essere omosessuale rappresenti un problema, ma le foto scattate dalla rivista spagnola “Cuore”, che lo ritraggono in un bacio appassionato con un uomo, riaprono prepotentemente il dibattito sulle preferenze sessuali dei calciatori.

Del madridista già si sapeva, o almeno si sospettava che dietro quell’atteggiamento gentile e a modo si nascondesse in realtà un animo, diciamo così, femminile. Le immagini non fanno altro che confermare i dubbi che in molti avevano, nonostante la situazione familiare di Guti, sposato con la presentatrice tv Arancha de Benito e padre di due figli. Ed ora chissà quali saranno le reazioni dei tifosi avversari, che già da tempo lo prendono di mira, indirazzandogli cori di scherno ed appellativi non proprio edificanti!

Del resto pallone e omosessualità non sono mai andati troppo d’accordo e fino a qualche anno fa nessuno si permetteva di accostare in qualche modo i due mondi, forse per quell’idea che vuole il calcio uno sport per uomini veri, come se un gay non possa essere considerato un uomo a tutti gli effetti.


Fatto sta, che è veramente difficile trovare un atleta che fa outing, dichiarandosi apertamente omosessuale, a differenza di altri sport, dove invece ci sono innumerevoli esempi, come il rugbista Ian Roberts (a proposito di uomini duri), il tuffatore Greg Louganis o il giocatore di baseball Billy Bean. In Italia fino ad oggi nessun calciatore ha mai ammesso la propria omosessualità e risulta difficile pensare che tra loro non ce ne sia nemmeno uno. Certo non è obbligatorio “confessarlo”, ma il fatto che nessuno si faccia avanti, nonostante la nostra società si dichiari sempre più aperta e tollerante, dà la misura di quanta omofobia e discriminazione ci sia ancora nel mondo nel calcio.

Pensate che lo scorso anno, in Brasile, un giudice si espresse riguardo ad una vicenda che riguardava Richarlyson, giocatore del San Paolo, definito gay da un dirigente di una squadra avversaria, e scrisse sulla sentenza i motivi per cui un calciatore non può assolutamente essere omosessuale:

Il calcio è un gioco virile, maschio, non omosessuale. Non voglio dire che un omosessuale non possa giocare a pallone. Se vuole può farlo, ma formi la sua squadra e metta in piedi una federazione. Ognuno deve stare al suo posto, ogni scimmia sul suo ramo, ogni gallo nel suo pollaio.

Pesante vero? E pensate che in un clima di questo tipo, un calciatore possa fare coming out, con il rischio di venire chiuso in un ghetto?

Povero Guti, da oggi nessuno vorrà più fare la doccia con lui e quando segnerà un gol i compagni si limiteranno a stringergli la mano, invece di abbracciarlo! Ma dai ragazzi, il calcio ed il sesso sono due mondi distinti e poco importano i gusti dei nostri beniamini tra le lenzuola. Cambierebbe il vostro giudizio su Maradona, per esempio, se si venisse a sapere che festeggiò la vittoria nel Mondiale con un’orgia omosessuale? Non sarebbe lo stesso uno dei più forti calciatori di tutti i tempi? Meditate gente, meditate!

Commenti (5)

  1. sono d’acordo con te e ho trovato molto interessante la sentenza del giudice brasiliano (anke se mi sembra strano ke un giudice sentenzi così…) comunque, volevo dirti ke l'”uomo” baciato era soltanto la sorella.

  2. Si politicfun, hai ragione: purtroppo non ho avuto modo di rettificare la notizia su queste pagine, ma su
    http://www.starlettime.com/stelle-dello-sport/guti-gay-macche-era-sua-sorella/
    Grazie comunque per la segnalazione 🙂

  3. Ma hai sbagliato a dire che ha un animo femminile. Non è che perché uno è gentile e a modo allora ha l’amimo femminile -.-“. Gay= animo femminile non è sempre vero. Anche tu hai detto che è stupido non considerare un omosessuale un uomo a tutti gli effetti e poi parli di animo femminile…coerenza zero!

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