Nel calcio non esistono più le bandiere. Vale per i calciatori (a parte qualche rara eccezione) figuriamoci quanto possa valere per gli allenatori, alla ricerca continua di nuovi stimoli e lauti guadagni. E così capita che ci ritroviamo di frone ad un Villas Boas che fino a qualche settimana fa giurava amore eterno alla causa del Porto e che oggi spedisce un fax alla sua società per annunciare che il Chelsea è disposto a versare i 15 milioni della clausola rescissoria per averlo a Londra.
L’allenatore-rivelazione dell’anno (campionato, Coppa Uefa e coppa nazionale alla guida dei portoghesi), lascia quindi il Porto e si trasferisce nella terra di Sua Maestà, dove Abramovich lo attende a braccia aperte e gli regala il posto che fu di Ancelotti lo scorso anno, nonché del suo maestro Josè Mourinho qualche anno fa. Per la firma del contratto occorrerà attendere che il Chelsea versi nelle casse del Porto i 15 milioni di euro previsti dalla famosa clausola, dopodiché Villas Boas potrà lanciarsi all’inseguimento della Champions League, il trofeo tanto desiderato da Abramovich e finora rimasto solo un sogno.