A.A.A. cercasi portiere disperatamente. E’ questo l’annuncio che ultimamente sta comparendo sui quotidiani sportivi di Monaco di Baviera. Da quando Oliver Kahn si è ritirato, il Bayern Monaco è andato in piena crisi di risultati. Non perchè l’attacco latiti (anche se di Toni ancora nessuna traccia), ma perchè segna tanto, ma subisce anche tanto.
Nell’anticipo del sabato i campioni di Germania erano in vantaggio 3-1 a 7 minuti dalla fine. Poi un’insensata uscita di Rensing (tra l’altro, candidato a difendere i pali della Germania), e l’insicurezza che si porta dietro da quando è cominciato il campionato, hanno regalato il pareggio ad un Bochum che già si era rassegnato alla sconfitta.
A Toni non riescono più tutte le giocate dello scorso anno, in cui segnava anche quando non voleva. I gol sono solo 3 in 7 partite (pochi per un bomber come lui), ma questo non è un problema di squadra, dato che ogni volta c’è qualcuno che lo sostituisce. Stavolta è toccato a Ze Roberto segnare due reti, e la partita pareva incanalarsi verso il successo. Fino a che appunto Rensing non ha deciso di dare un saggio della sua bravura, subendo due gol nel finale, e andando ad aumentare ulteriormente il numero dei gol subiti dalla squadra (13, una media di due gol a partita). Ora il Bayern è addirittura undicesimo, dietro tutte le dirette concorrenti, ma anche dietro ad Hoffenheim (secondo) che vince anche contro l’Eintracht, il Colonia (vittorioso contro il fanalino di coda Moenchengladbach) e addirittura l’Herta Berlino, storicamente una delle squadre meno prolifiche della Bundesliga.
Il guaio ora è che l’Amburgo, vincendo contro l’Energie Cottbus, è a sette punti di distacco. La scarsa difesa biancorossa può anche rammaricarsi vedendo il risultato del Werder Brema. I gialloverdi, contro una difesa solida, sono andati in confusione e hanno fatto metà del loro solito gioco: hanno subito tanto, ma stavolta non hanno segnato altrettanto. Risultato: lo Stoccarda vince 4-1 e sale al terzo posto. Fermato il Bayer Leverkusen a sorpresa proprio dall’Herta Berlino, mentre il Borussia Dortmund ancora non si è ripreso dall’eliminazione dalla Uefa, e va a pareggiare 1-1 contro l’Hannover. L’ex capolista Schalke non riesce più a vincere, e va a pareggiare anche contro il Wolfsburg (che due gol li subisce sempre), ma che ha anche rischiato di perdere, se non fosse stato per Kuranyi autore di una doppietta, il cui secondo gol arrivato in pieno recupero. Ultima umiliazione, l’aggancio a nove punti anche da parte del Kalsruher. Insomma, quando è troppo è troppo. Klinsmann comincia a tremare.