Sanchez ormai sembra essere ad un passo dal Barcellona. Nonostante Pozzo continui a ribadire di non aver ricevuto offerte sufficienti a convincerlo a farlo partire, dalla Spagna si vocifera di un aumento dell’offerta iniziale da parte dei blaugrana, con 30 milioni più Bojan che si è convinto a trasferirsi al Friuli, con una valutazione complessiva del cileno di 40 milioni, probabilmente la più alta di qualsiasi calciatore che cambierà maglia quest’estate.
E siccome si parla di cifre astronomiche, le altre big italiane hanno deciso di cambiare obiettivo. L’alternativa a Sanchez, come sappiamo da tempo, è Giuseppe Rossi, ed oggi sembra l’Inter la più vicina ad acquistarlo. Non tanto perché la Juve non sia interessata a lui, ma perché i bianconeri sembrano più interessati a Vucinic che costa molto meno, in modo da investire quei soldi in qualche altro reparto.
La valutazione di Rossi è di 35 milioni di euro e l’Inter, che non ha voglia di altri bilanci in perdita, potrebbe acquistarlo in caso di cessione (molto probabile) di Sneijder. Hiddink ancora non si è insediato sulla panchina del Chelsea, ma ormai è scontato che sia lui l’allenatore dei Blues. Come primo acquisto ha chiesto il trequartista olandese, valutato 30 milioni di euro, e visto che Abramovich ne aveva stanziati 100 per il mercato, non ci saranno problemi ad ingaggiarlo. Al massimo c’è da vincere la concorrenza del Manchester United, con Ferguson che vorrebbe fare di Sneijder l’erede di Paul Scholes, ma in ogni caso l’assegno che dovrebbe incassare l’Inter potrebbe essere semplicemente girato per acquistare Rossi.
Dunque Sanchez al Barcellona, Rossi all’Inter e Vucinic alla Juventus. E il Milan? Di certo non può stare a guardare, e così potrebbe aver trovato la mezz’ala sinistra che desiderava: Jeremy Menez. Certo, non è il suo ruolo, ma con le caratteristiche che il francese ha, potrebbe benissimo adattarsi. Un accordo con la Roma sarebbe anche facile da trovare. Menez è valutato 10 milioni, mentre i giallorossi hanno l’obbligo di riscatto di Borriello, fissato anch’esso sui 10 milioni, ma finora non avevano il contante per pagarlo. Ecco che con lo scambio il gioco è fatto.