Si arricchisce di nuovi particolari l’inchiesta sul calcio scommesse, ennesimo scandalo del calcio nostrano, che potrebbe interessare anche squadre della massima serie. Al termine della seconda giornata di interrogatori presso la Procura di Cremona, la situazione più seria sembrerebbe essere quella dell’Atalanta, appena promossa in Serie A, ma non così sicura di poter disputare il prossimo campionato.
Ad uscire con insistenza dalla bocca degli interrogati è il nome di Cristiano Doni, che oltre a manipolare alcuni risultati dei nerazzurri, potrebbe aver avuto anche il ruolo di scommettitore, servendosi di un’altra persona. Le gare incriminate al momento sono tre e tutte con protagonisti gli orobici, Ascoli-Atalanta 1-1, Atalanta-Piacenza 3-0 e Padova-Atalanta 1-1. Il nome del capitano dei nerazzurri spunta in relazione e tutte e tre le gare dello scorso marzo, in particolare nell’ultima, sulla quale lo stesso Doni avrebbe scommesso ben 10mila euro, servendosi di un “suo uomo”.
Insomma, l’indagine è appena partita, ma già qualcuno comincia a tremare ed a temere che il risultato del campo venga ribaltato da una sentenza.