“Organizzazione criminale”. Così è stata definita quella che mirava a falsare i risultati ed interi campionati di Serie B e Lega Pro, e che, almeno per ora, non sembra interessare la Serie A. Si fa luce sulle vicende che hanno portato nomi illustri all’arresto, come quello di Beppe Signori, per capire il modus operandi dell’organizzazione.
Per riuscire a far funzionare il piano, c’era bisogno di qualcuno interno al mondo del calcio, e nella fattispecie del caso più eclatante, quello della partita Cremonese-Paganese, era il portiere Poloni. Secondo quanto trapelato dalle indagini, pare sia stato lui a versare un medicinale ansiolitico nelle bevande che i suoi compagni hanno bevuto durante l’intervallo della partita, in modo da “calmarli”. Peccato che molti di loro si sono sentiti male ed uno ha persino avuto un incidente stradale nel dopo gara. Per questo sono partite le indagini che hanno scoperto cosa c’era dietro.
I nomi eccellenti non mancano, ed oltre all’ex cannoniere laziale compaiono il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, l’ex calciatore, oggi presentatore, Stefano Bettarini, ed oltre ai calciatori dell’Ascoli già citati, compaiono anche Mauro Bressan, ex di Genoa, Fiorentina e Venezia, Antonio Bellavista, ex capitano del Bari, e persino un dentista di Ancona, titolare dell’agenzia di scommesse.
Secondo gli inquirenti questa organizzazione faceva capo a quel giro di scommesse clandestine effettuate su siti internet asiatici di cui la Fifa sospetta da tempo, e su cui ha avviato un’indagine già mesi fa. Secondo le prime indiscrezioni della Fifa pareva che l’Italia fosse esente da partite truccate, ma evidentemente non era così.
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