Ancora qualche ora di attesa prima che vado in scena l’ultimo atto stagionale del calcio nostrano, con l’attesissima finale di Coppa Italia tra Inter e Palermo. Gli occhi sono ancora puntati sulle magie di Messi, sul Barcellona campione d’Europa e su Abidal che solleva la Champions League, e sarà dura scendere sulla terra ed accontentarsi del calcio “umano” che ci verrà proposto (con tutto il rispetto per le pretendenti al titolo).
Ma Inter-Palermo è comunque una gara da seguire dal primo all’ultimo minuto e piena di spunti interessanti per l’una e per l’altra compagine. Il Palermo torna a giocarsi una finale dopo 32 anni e spera di mettere in bacheca il primo trofeo della sua storia, al termine di una stagione travagliata. L’Inter di coppe nazionali ne ha già sei in bacheca ed è alla sua sesta finalissima in sette anni, ma vuole conquistare il suo terzo trofeo stagionale (dopo Supercoppa Italiana e Mondiale per Club) e regalare a Leonardo la prima coppa da allenatore nerazzurro.
Che finale sarà? Di sicuro una finale senza Maicon (squalificato) e probabilmente senza Miccoli (forse sarà gettato nella mischia a gara in corso), con uno Sneijder in forte dubbio e con Migliaccio acciaccato. Ma al di là dei protagonisti in campo, ci si aspetta una bella gara, uno scontro tra tecnica e cuore, come ha sottolineato Delio Rossi alla vigilia:
Si affrontano due squadre della stessa categoria, ma non dello stesso livello. Non penso che siamo nella situazione di poter fare una partita tattica, servirà cuore caldo e testa fredda. Loro hanno anche il vantaggio dell’esperienza, ma noi risponderemo con corsa, entusiasmo e abnegazione sperando che basti.
Basteranno le armi dei rosanero per contrastare l’armata nerazzurra? Leonardo non è disposto a fare sconti:
Questo è stato un anno difficile per noi e, anche se secondo me è stato positivo, chiudere la stagione con un trofeo che per noi sarebbe il terzo è qualcosa a cui noi teniamo molto.
La speranza da parte nostra è quella di assistere ad una gara piacevole e che vinca chi merita di trionfare sotto il cielo di Roma.
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