Ad una giornata dalla fine del campionato e con la Roma fuori dal discorso Champions League, affiorano i mugugni lungamente celati nello spogliatoio giallorosso. Lo scontento di turno pare essere Jeremy Menez, mai entrato in sintonia con Vincenzo Montella, che a suo dire non è riuscito a ricreare il clima che si respirava ai tempi di Ranieri:
L’addio di Ranieri mi ha deluso. Io sono una persona che ha bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore. Se manca questo rapporto non riesco ad esprimermi al meglio, per questo le cose sono andate come sappiamo. Montella? Fino a marzo sono stato veramente bene.
Il francese non nasconde di aver avuto diversi problemi con il giovane allenatore della Roma, specie per quanto riguarda il rapporto strettamente personale. Menez parla di fiducia e spiega che ha bisogno di sentirsi incoraggiato per poter rendere al meglio:
Non mi sono mai sentito sostenuto ma non c’è problema. Ora rimane una settimana di campionato e preferire non parlare di questo, non servirebbe a nulla. Montella dice di avermi fatto giocare? Non è questo il discorso, non intendo entrare in una sorta di piccola guerra che non serve a nulla e non mi interessa. Se ha detto questo e lo pensa, tanto meglio per lui. A quanto pare sono diventato la principale attrazione e ogni settimana si parla di me. Ognuno fa le sue scelte. Anche io ho le mie colpe, ma sono molto influenzato dal tipo di rapporto.
Con Ranieri invece c’era un altro tipo di rapporto:
Con il mister c’era un rapporto diretto. Discutevamo tranquillamente, mi diceva quel che si aspettava a me e basta. Quest’estate mi aveva fatto capire che aveva intenzione di farmi giocare. Mi ha aiutato molto e io ho l’ho ripagato. E con Montella? No, con lui no. Le mie colpe? Forse a causa del mio disappunto ho fatto un po’ meno, poi però la stampa ha avvelenato le cose: non so perché ce l’abbia con me ma un po’ di antipatia nei miei confronti c’è. Ma non sono ancora andato via, mi resta un anno di contratto.
Sempre ammesso che la Roma voglia trattenerlo, a prescindere dalla conferma di Montella.