Termina in perfetta parità il derby dell’Appennino tra una Fiorentina con poco altro da chiedere al campionato in corso ed un Bologna ancora non sicuro della matematica salvezza. La squadra di casa ci teneva a salutare nel migliore dei modi i propri tifosi, mentre i felsinei cercavano al Franchi il riscatto dalle ultime prestazioni incolori, dopo un periodo giocato ad altissimi livelli.
Al 20′ del primo tempo i viola erano già in vantaggio, grazie a Cerci, che nelle ultime settimane ha finalmente messo in mostra le proprie doti di goleador. Per applaudire al pareggio degli ospiti bisognava attendere fino al minuto numero 50, quando il neo-entrato Ramirez infilava il rientrante Frey. Cinque minuti dopo i rossoblu avrebbero potuto confezionare il sorpasso, ma Di Vaio sbagliava il penalty concesso per fallo di Kroldrup (espulso). Al minuto numero 80 veniva ristabilita la parità numerica (rosso a Ramirez), ma il punteggio restava ancorato sull’1-1.
Mihajlovic fa il punto sulla stagione della Fiorentina:
Io i voti non li do. Sono contento della mia squadra e di quello che ha fatto, nonostante la stagione travagliata e con tanti infortuni. Se avessimo avuto tutti i giocatori a disposizione avremmo potuto fare di più, ma se non fossimo stati bravi avremmo anche potuto fare peggio. Per il futuro abbiamo le idee chiare. Ciclo finito? Si’, ma abbiamo le idee chiare per aprirne un altro. Senza problemi. Vogliamo solo gente motivata con giocatori che hanno voglia di restare.
Anche Malesani analizza la stagione della sua squadra:
Obiettivamente il Bologna non e’ piu’ quello di prima, ma devo dire che senza penalizzazione oggi avremmo 45 punti. Piano piano ci stiamo riprendendo, ma non giochiamo più bene: la squadra è stata ammazzata anche per colpa dei giornalisti. In assenza di una società da sei mesi, questo gruppo ha fatto anche troppo. Secondo me questa crisi non dipende da noi: è difficile interloquire quando c’è un solo presidente in società, figuriamoci senza. La partita contro la Fiorentina? Abbiamo preso un gol ridicolo, per colpa nostra.