Anticipo della trentacinquesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Genoa 1-0
Rete: 38′ st Hamsik (N)
Napoli – Genoa 1-0
Crollano ambizioni e motivazioni nell’istante in cui svaniscono aspettative rincorse, inaspettate e disattese. Due partite nate male e finite in maniera scialba sono bastate al Napoli di Walter Mazzarri per accantonare quel pensiero costante – mai pronunciato, ma era scaramanzia – chiamato tricolore. Non certo a dimenticare lo straordinario percorso sportivo intrapreso e portato avanti dalla rosa azzurra, rivelkazione autentica del campionato a prescindere da come andrà a finire. Secondo o terzo posto, venendo meno il gradino principale, sono a conti fatti un dettaglio messo lì solo a far lustrare annali e statistiche. Arrendersi mai, tuttavia: cavalcando il motto del proprio, coriace allenatore, i partenopei ci proveranno fin’oltre una condanna – impetuosa – della matematica.
Neppure il Genoa, in realtà, pare avere molto altro da domandare a una stagione non esaltante: salvezza tranquilla e nulla più. Con tali presupposti, e il rafforzativo garantito dalla pluriennale amicizia che lega i due opposti schieramenti di tifosi, il clima nel quale lo stadio San Paolo accoglie le due formazioni pare subire gli effetti di una pacifica condivisione di destini e prese d’atto. Sarà festa, in ogni caso: per il fatto che, a questo punto, va celebrata l’annata più che il singolo punteggio.
Gli spalti riservano un gran colpo d’occhio, sebbene il clima non sia clemente e l’acqua infastidisca per tutto il match. In campo, Mazzarri ritrova Lavezzi e lo propone, insieme ad Hamsik, a sostegno di Cavani. Maggio confermato a centrocampo, Gargano torna titolare. Ballardini replica con uno schieramento accorto e ripropone la coppia d’attacco formata da Paloschi e Floro Flores.
Il campo scalda gli animi solo dopo i 10’ di calma piatta iniziale: è il 12’ quando Lavezzi calcia di desttro dai 22 metri ma la palla si spegne sul fondo. Ancora il Pocho protagonista al 21’: ottimo cross per Pazienza che di testa spedisce il pallone a lato di poco. Occasione per gli ospiti al 25’: Kucka calcia dal limite, De Sanctis osserva il pallone mentre termina fuori. Floro Flores (29’), Cavani (34’) e Lavezzi (39’) tentano sortite personali che non hanno buon esito, poi il direttore di gara spedisce tutti negli spogliatoi. Ripresa con i rossoblu in avanti: al 5’ colpo di testa dai 10 metri di Moretti, para De Sanctis. Al 10’ Mesto si appropinqua verso l’area del Napoli e crossa al centro: Aronica sfiora l’autogol deviando di testa. Ghiotta l’ooportunità sul cranio di Yebda: al 17’ il centrocampista costringe l’estremo ospite alla risposta d’istinto. Eduardo si ripete su Cavani al 25’ ma non può nulla sul diagonale ravvicinato di Hamsik che, al 38’, regala vantaggio e successo al Napoli.