Real Madrid-Barcellona non si è conclusa al triplice fischio di mercoledì sera, ma continua a scaldare gli animi ed a occupare le prime pagine dei giornali. A gettare benzina sul fuoco, dopo lo sfogo di Mourinho e la denuncia presentata dal Barcellona – ci si mette il sito delle merengues, che pubblica una serie di fotogrammi, nei quali verrebbe dimostrata la parziale innocenza di Pepe, cacciato per fallo su fallo Dani Alves, mentre il brasiliano del Barça viene definito “tramposo” (imbroglione). Josè Mourinho non usa l’estintore e rincara la dose:
Chi critica le mie parole, critica le immagini. Chi fa una cosa del genere deve pensare che ci siano state delle modifiche con Photoshop o crede che i video siano stati ritoccati. Non è così e vado avanti, tranquillo come sempre. Quei filmati valgono più di mille parole.
A detta di molti, lo Special One starebbe solo cercando di distogliere l’attenzione dal punto cruciale della questione, quella cioè che riguarda il Real messo in campo contro il Barcellona, in una gara che sembrava giocata solo per non prendere gol da Messi & Co. Mourinho cerca di difendersi dalle accuse:
Cero culpa (zero colpe): non ho alcuna responsabilità per il ko subito contro il Barcellona.
Forse è vero, ma è vero anche che l’uomo di Setubal ha il demerito di aver trasformato in un’arena un “derby” che solitamente si gioca solo sul campo, nei limiti della sportività. E invece lui da quando è arrivato in Spagna non ha fatto altro che attaccare il Barcellona, una volta per lo scarso impegno delle avversarie quando affrontano i blaugrana, una volta per il calendario favorevole all’undici di Guardiola, una volta per il potere occulto che si nasconde dietro ai catalani.
Insomma, anche all’interno della società madridista cominciano a no sopportare più le esternazioni dello Special One, anche se apparentemente ne difendono l’operato fuori e dentro il campo.