Ce ne fossero di allenatori come Montella, i giornalisti non dovrebbero fare le peripezie per scrivere un pezzo. Basta intervistare l’aeroplanino ed ecco che l’articolo è fatto, non c’è bisogno di leggere tra le righe ma dice tutto lui:
Questa gara è uno spareggio, lo abbiamo preparato bene. Mancano poche gare e questa è decisiva
dice a proposito della trasferta di Udine. E sicuramente gara decisiva lo è visto che, in caso di sconfitta, il quarto posto si allontanerebbe di 9 punti, troppi da recuperare con altre 6 giornate da disputare.
Ma, come dicevamo, Montella è schietto e, contro ogni scaramanzia, alla notizia di una probabile assenza di Sanchez (problema all’adduttore della coscia sinistra), afferma:
Senza il cileno le cose cambiano eccome. Meglio che non ci sia, anche se noi ci aspettiamo che giochi.
Sull’interpretazione della gara invece non ha dubbi: i giallorossi giocheranno di rimessa, e per questo ringrazia il calendario che gli fa incontrare l’Udinese al Friuli, perché giocare all’Olimpico, con il contropiede micidiale che hanno, sarebbe stato più difficile portare a casa i tre punti. La formazione sarà il 4-2-3-1, con Totti prima punta e Vucinic a fare da raccordo, ma è sul finale di conferenza che Montella getta la bomba. Alla domanda sul suo futuro risponde:
Potrei decidere di fare il secondo a Guardiola.
Speranza o proposta? Montella è talmente chiaro che sembra quasi che, nonostante lo stretto riserbo, all’interno della società si sappia già che sarà l’attuale tecnico del Barcellona a guidare la Roma il prossimo anno. Una battuta che suona tanto di scoop.