Non è passato nemmeno un anno dalla sua nomina, e già Roberto Baggio vuol dare l’addio alla Federcalcio italiana. Ancora non è detta l’ultima parola, ma pare che l’ex Divin Codino non abbia gradito la bocciatura in toto del suo piano piuttosto ambizioso per rilanciare il calcio italiano: una sorta di rivoluzione del settore tecnico ed un sistema di studio sui giovani su 60 mila partite per la modica cifra di 7 milioni di euro.
Un po’ i costi elevati, un po’ per lo “sconfinamento” di competenze che andavano ad intaccare quelle di Gianni Rivera nel settore giovanile e di Albertini e Sacchi nel Club Italia hanno fatto respingere il piano di Baggio che ha affermato
Se non posso lavorare….
Qui puntini sospensivi vogliono dire soltanto una cosa: dimissioni. Una mossa che peraltro sembra piuttosto gradita ai vertici della federazione che non hanno mai completamente accettato la sua nomina dal nulla, senza aver ottenuto l’esperienza e le competenze necessarie.
Le sue dimissioni sarebbero talmente gradite che pare si stia già studiando un modo per “riciclarlo”, forse a Coverciano come professore degli allenatori. Ma se Baggio non aveva esperienza dirigenziale, non si potrebbe ripresentare lo stesso problema tra gli allenatori? Lui la panchina non l’ha mai vista, né da calciatore né da allenatore (ruolo mai ricoperto), quindi c’è il rischio di ritrovarci, tra qualche mese, sempre allo stesso punto.
Michael Anderson 7 Aprile 2011 il 19:48
Sarebbe un peccato se lasciasse…Sacchi e` un megalomane, un invasato; basta guardarlo. Albertini sembra un sacrestano, con Pradelli Mr. olio d`oliva. Questo e` il parere Inglese.
Best wishes Michael Anderson
Marco Mancini 7 Aprile 2011 il 20:51
sì, è un peccato che vada via perché dal lato umano non ha nulla da invidiare a nessuno, ma in effetti se sfori nelle competenze altrui non è una bella cosa…