E’ piuttosto raro che il selezionatore di una nazionale riveli le proprie speranze sull’esito del campionato, ma Cesare Prandelli non fa mistero delle simpatie che ha in animo ed ammette di tifare Napoli per la volata scudetto:
Per lo scudetto tifo Napoli. Rivedo la mia Fiorentina degli anni passati per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la qualità della programmazione. Anche noi a Firenze volevamo lottare per questi traguardi, il Napoli sta dando una risposta straordinaria di compattezza e merita successi.
Tutto merito di mister Mazzari, vero artefice a detta di Prandelli del successo dei partenopei:
Ha il merito straordinario di valorizzare tutti i giocatori senza snaturare il suo modulo. Quando hai un impianto di gioco condiviso da chi scende in campo si hanno questi risultati: Walter è stato geniale nel capire le caratteristiche dei suoi calciatori ed ha messo a loro disposizione un tracciato. Non danno mai riferimenti con due giocatori tra le linee e per le difese diventa difficile chiudere gli spazi. Mazzarri è il Maradona di questo Napoli.
Napoli a parte, il ct della nazionale parla di un campionato interessante ed ammette la propria soddisfazione di fronte allo spettacolo offerto in molte gare di serie A:
Io mi diverto guardando le partite. Penso che possa essere molto importante la gara tra Fiorentina e Milan: i viola nell’ultimo periodo sono molto equilibrati e forti. Hanno ritrovato uomini importanti e contro i rossoneri sarà un match tutto da vedere, visto che storicamente il Diavolo ha sempre sofferto al Franchi. Roma e Juve? Non posso parlare di quanto successo all’interno dei club, di sicuro i bianconeri hanno cambiato molto e non è mai semplice. Per i capitolini, Ranieri ha fatto cose straordinarie e Montella sta portando il suo contributo emulando un po’ la Roma che fu di Spalletti.
L’ultima parte dell’intervista a Radio Crc è dedicata alla sua nazionale ed alla scelta di alcuni elementi rispetto ad altri:
Partiamo dai portieri: De Sanctis, Sorrentino e Storari avrebbero meritato la convocazione ma io guardo ad un progetto rivolto al futuro ed uno come Viviano, per motivi anagrafici, rientra meglio in questo concetto. La mia responsabilità è quella di pensare ai prossimi anni. Paolo Cannavaro? Noi giochiamo a quattro dietro, il Napoli usa la linea a tre: devo per forza di cose pensare a uomini diversi. Capello dice che ora la Nazionale è più tecnica? Lo ringrazio, è il tipo di fisionomia che voglio dare e c’è stata la disponibilità dei ragazzi. Non abbiamo fuoriclasse ma tanti buoni giocatori.
La speranza è che si possa far bella figura a livello internazionale anche senza fuoriclasse.
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