E’ una furia in conferenza stampa Claudio Lotito, il quale se la prende con Banti per la prestazione, a suo dire, sfavorevole alla Lazio. Secondo il patron dei biancocelesti infatti l’arbitro ha sbagliato tutte le decisioni chiave della partita, ma viste alla moviola, non sono poi così tanto sbagliate le scelte del direttore di gara.
L’unico errore, anche piuttosto grave, è il non aver concesso il gol sul tiro di Brocchi che colpisce la traversa e finisce in porta, superando la linea di almeno 20-30 cm prima di venir sbalzato fuori. Ancora una volta si dimostra fondamentale la necessità di un mezzo tecnologico per far chiarezza su questi episodi che sono sempre più frequenti (in questa giornata almeno 3 volte). Poco male perché appena trenta secondi dopo la Lazio segnerà comunque, e quindi non si può definire un vero e proprio furto, anche se l’errore resta.
Non ha invece ragione di protestare Lotito sull’episodio che cambia la partita, e cioè il rigore e l’espulsione di Biava nel finale di partita. Il rigore è sacrosanto, Cavani è sul pallone in netto vantaggio rispetto ai difensori e Biava lo spinge quel tanto che basta per fargli perdere l’equilibrio. Al massimo si può dir qualcosa sull’espulsione perché c’è un altro difensore laziale nei paraggi, ma siccome Cavani è ad un metro da Muslera, il rosso non si può nemmeno definire sbagliato.
Chi invece compie un errore grave, l’unico della giornata, è De Marco che annulla un gol regolare all’Udinese. Il fischio arriva perché Di Natale è in fuorigioco, ma in realtà quello che si potrebbe definire “assist” gli proviene da un difensore del Lecce, e trattandosi del gol del pareggio forse la gara sarebbe potuta andare diversamente.
Per il resto, corrette le altre due valutazioni sui gol fantasma non concessi (il tiro di Totti e la palla respinta da Abbiati), dato che in entrambi i casi il pallone non supera completamente la linea, mentre mancano un rigore al Parma (sul risultato di 0-0) e alcuni cartellini qui e là.