Sembrava una di quelle gare con il risultato già scritto, considerando le ambizioni delle due contendenti: la Roma in corsa verso un posto per l’Europa che conta e la Juve quasi fuori da ogni discorso, nonché decimata da infortuni pesantissimi. Ma nel calcio l’ambizione non sempre paga, specie se chi ti sta di fronte ha ormai perso tutto per strada, faccia compresa.
E così capita che la Juve scenda a Roma nel rovente catino dell’Olimpico e detti legge, grazie ad un’ottima prova di molte “riserve” ed alla serata di grazia di Storari, che fino a qualche ora prima era destinato ad una tranquilla serata in panchina. Krasic fa il Totti, ciucciotto compreso, e Matri scrive la parola fine sulle speranze di rimonta di una Roma che per un’ora non aveva affatto demeritato.
Delneri si sente in vena di proclami:
Anche l’anno scorso era fondamentale la vittoria a Roma con la Sampdoria, proprio come quest’anno. Siamo contenti del risultato. Stasera avevo le ali avanzate con Pepe e Krasic e Matri come terminale: mancava Del Piero quindi non avevo giocatori di movimento. Avendo una sola punta però temevo che la Roma potesse metterci in difficoltà, quindi ho spostato Krasic più dietro. Possiamo lottare per il quarto posto, anche se ne abbiamo persi parecchi, ma ce la possiamo fare: abbiamo purtroppo difficoltà con le piccole, ma andiamo bene con le grandi. Diamo moltissimi giocatori alle nazionali, quindi abbiamo una rosa molto valida.
Montella cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno:
Vediamo le cose positive che la partita ha dato: abbiamo disputato un buon primo tempo per non dire qualcosina in più, contro una buona squadra. Purtroppo il calcio è fatto di episodi e il responso del campo è questo: abbiamo preso anche una traversa sull’1 a 0 e sull’azione successiva ci hanno fatto il goal. Va tutto analizzato a 360 gradi, domani vedrò un po’ la situazione e guarderemo avanti. Abbiamo delle partite decisive, come quella di Udine, e per noi il campionato è ancora aperto.